Dal Cdm più fondi per i vaccini e ne arrivano 2 milioni di dosi
Dal Cdm più fondi per i vaccini e ne arrivano 2 milioni di dosi. Via libera del Consiglio dei ministri al dl “con misure finanziarie urgenti recante anticipi di spesa per il 2021”. Il decreto che ha ottenuto il disco verde del Cdm prevede, in particolare, 1 miliardo e 850 milioni per l’acquisto di farmaci e vaccini anti-Covid. Ci sono anche 1 miliardo e 400 milioni per la Rete ferroviaria italiana e circa 50 milioni per gli straordinari delle forze dell’ordine in prima linea nella lotta all’emergenza nata dalla pandemia. Intanto le prossime settimane vedranno l’arrivo di ulteriori 2 milioni di dosi di vaccini Pfizer, in aggiunta a quelle già pianificate. Lo ha reso noto la struttura Commissariale guidata dal Generale Francesco Paolo Figliuolo. «Con l’attuale disponibilità di dosi – ha spiegato l’ufficio del Commissario – si potranno vaccinare potenzialmente 25 milioni di persone, il che consentirà di mantenere il ritmo elevato che le Regioni stanno attualmente tenendo, anche in vista dell’inizio delle vaccinazioni in favore dei bambini, previste per il 16 dicembre, che comporterà un ampliamento della platea vaccinabile».
Dal Cdm più fondi per i vaccini
Sul fronte sanitario, sono in tutto 402 i casi confermati di variante Omicron in Europa. Lo certifica l’ultimo aggiornamento dell’Ecdc. I contagi rilevati corrispondono a 21 Paesi. «La variante Omicron è più trasmissibile ma per ora i suoi effetti sono lievi – ha dichiarato il capo della strategia vaccinale dell’Ema, Marco Cavaleri – è possibile che entro l’anno la Omicron sostituisca le altre ma non lo sappiamo con certezza. I dati preliminare mostrano che c’è un considerevole calo della capacità di vaccinati o guariti di respingere la variante Omicron del Covid. Ma ci servono altri dati per poter determinare il livello di immunità fornito dai vaccini contro la variante. Allo stato attuale non abbiamo dati sull’efficacia dei vaccini contro questa variante. I casi sembrano essere per lo più lievi – ha concluso Cavaleri – tuttavia abbiamo bisogno di raccogliere più prove per determinare se lo spettro della gravità della malattia causata da Omicron sia diverso da quello di tutte le varianti che sono circolate finora».
Draghi: «Democrazie hanno retto»
Nell’affrontare la crisi legata alla sfida pandemica, le democrazie del mondo si sono dimostrate all’altezza. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo in videoconferenza al “Summit for Democracy”, il vertice virtuale ospitato dagli Stati Uniti «per rinnovare la democrazia in patria e affrontare le autocrazie all’estero». «La pandemia ha rappresentato una grande sfida per le democrazie di tutto il mondo – ha premesso Draghi – ci siamo trovati a dover bilanciare le libertà individuali con la sicurezza collettiva e a garantire la prosperità durante una forte recessione. Finora, siamo stati all’altezza», ha detto il premier secondo cui «le nostre istituzioni sono rimaste forti ed efficaci e abbiamo preservato lo Stato di diritto». Malgrado la forte recessione causata dal Covid a livello mondiale, secondo Draghi, l’intervento dei governi e delle banche centrali ha permesso alle economie globali di avviare una «forte ripresa». E l’Unione europea, in questo contesto, ha mostrato di essere «un ottimo esempio della resilienza delle democrazie».
© RIPRODUZIONE RISERVATA