Egitto, Zaki è stato scarcerato: “Tutto bene…”
Patrick Zaki è stato scarcerato. Lo annuncia Eipr in un tweet, pubblicando una foto del ricercatore in strada abbracciato alla sorella. “Tutto bene, forza Bologna”: queste le prime parole pronunciate in italiano da Zaki.
L’attivista e studente è uscito oggi dalla prigione di Mansura, in Egitto, dove si trovava dopo la decisione di ieri del tribunale di liberarlo in attesa della prossima udienza del processo, prevista per il 1 febbraio prossimo.
Ieri il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, aveva espresso “soddisfazione per la scarcerazione di Zaki, la cui vicenda è stata e sarà seguita con la massima attenzione da parte del Governo italiano”.
«Dopo più di 600 giorni di ingiusta prigionia, Patrick Zaki è stato liberato ed è uscito di prigione”: così il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini commenta la scarcerazione dello studente egiziano iscritto all’Alma Mater pubblicando sul proprio profilo Facebook la foto dell’abbraccio «commovente» tra Patrick e la sorella.
“Zaki libero”
“Un abbraccio che vale più di tante parole. Bentornato Patrick!”. Così su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, postando la foto dell’abbraccio.
“Eccolo Patrick Zaki: appena uscito dal carcere. Il primo abbraccio. L’immagine di un giorno bello, di speranza”. Così su twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, postando l’immagine dell’abbraccio tra il giovane e la madre all’uscita del carcere di Mansoura.
«Dopo 22 mesi di detenzione Patrick Zaki è stato scarcerato! L’immagine che tutti aspettavamo L’impegno per la libertà continua!», scrive il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, su Facebook.
«Aspettavamo di vedere questi abbracci e sorrisi da 22 mesi ora l’emozione è enorme. Patrick Zaki è libero e speriamo che questa libertà provvisoria diventi permanente con l’udienza del 1 febbraio che ci auguriamo sancisca la sua definita uscita dal processo, da questa persecuzione giudiziaria e dalle prigioni egiziane». Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italy, ha commentato la scarcerazione dello studente egiziano dell’Università di Bologna.
“Potrebbe tornare a Bologna”
Il rilascio è “il miglior scenario” possibile e Patrick Zaki potrebbe anche essere in grado di tornare a Bologna per riprendere i suoi studi post-laurea, ha affermato ieri al giornale online Mada Masr la legale dello studente, Hoda Nasrallah, sottolineando che quest’ipotesi resta in piedi “a meno che non venga emesso un divieto di viaggio nei suoi confronti”. Rivelando che la madre di Zaki è svenuta brevemente dopo aver ascoltato la decisione del giudice, Nasrallah ha precisato che lo studente non avrà l’obbligo di firma nel periodo che lo separerà dalla nuova udienza del processo che lo vede imputato, fissata il 1 febbraio 2022.
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