Ucraina
4:54 pm, 5 Dicembre 21 calendario

Tensione in Ucraina, niente accordo Russia-Usa

Di: Osvaldo Baldacci
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La tensione in Ucraina coinvolge inevitabilmente anche l’Unione Europea. «Noi stiamo con l’Ucraina. Tutti riflettano sulle conseguenze»: ad affermarlo è stato l’Alto rappresentante europeo, Josep Borrell. L’Ue deve «prima di tutto lavorare per evitare la crisi», ha aggiunto, «stiamo usando la nostra capacità diplomatica per far capire alla Russia che sarebbe una grave violazione del diritto internazionale». «Ho parlato anche con il mio collega Lavrov a Stoccolma e lui nega qualsiasi tipo di attività belligerante», ha riferito Borrell. «L’Ucraina è di certo un partner, un alleato. Quindi noi staremo al suo fianco», ha assicurato, «gli Stati Uniti, poi, hanno spiegato molto chiaramente che qualsiasi tipo di attacco russo non sarà senza conseguenze. Avremo una riunione la prossima settimana a Bruxelles con i Paesi del partenariato dell’est e sarà il momento di sottolineare il nostro forte sostegno all’Ucraina. Le mie parole non vanno male interpretate. Lavoriamo per evitare la crisi ma dinanzi a ogni eventualità, l’Ue sarà saldamente dietro l’Ucraina».

Tensione in Ucraina, la minaccia militare della Russia

La Russia potrebbe iniziare un’offensiva militare in Ucraina nel giro di pochi mesi poiché ha schierato fino a 175.000 truppe lungo il confine. E’ quanto afferma il sito della Cnn, citando nuovi risultati dell’intelligence statunitense. Un’escalation sorprendente – afferma la Cnn – che il presidente Joe Biden ha avvertito potrebbe portare a gravi conseguenze. Gli ultimi sviluppi arrivano dopo mesi di costanti aumenti di truppe lungo la frontiera Russia-Ucraina che hanno allarmato i funzionari statunitensi e occidentali e portato a conversazioni tese tra i diplomatici americani e le loro controparti. La Cnn ha riferito venerdì che le forze russe hanno le capacità in atto lungo il confine con l’Ucraina per effettuare un’invasione rapida e immediata, compresa la costruzione di linee di rifornimento come unità mediche e carburante che potrebbero sostenere un conflitto prolungato, se Mosca scegliesse di invadere.

Il Washington Post cita funzionari Usa e scrive di aver ottenuto un documento non classificato dell’intelligence che include immagini satellitari che mostrano forze russe che si concentrano in quattro aree. Per il quotidiano, con il coinvolgimento di un numero di soldati che arriverebbe fino a 175.000 unità, il Cremlino pianifica un’offensiva su più fronti all’inizio del prossimo anno. “I piani russi prevedono un’offensiva militare contro l’Ucraina all’inizio del 2022 con una dimensione di forze raddoppiata rispetto a quello che abbiamo visto la scorsa primavera durante le esercitazioni rapide russe vicino ai confini dell’Ucraina”, ha affermato un funzionario dell’Amministrazione Usa coperto da anonimato, secondo il quale i piani prevedono il movimento di “100 gruppi tattici di battaglione” con personale “stimato in 175.000” unità, insieme a blindati, artiglieria e altro equipaggiamento. L’analisi sui piani russi, ha detto la fonte, si basa in parte su immagini satellitari che mostrano unità “arrivate in varie località lungo il confine ucraino nell’ultimo mese”. Il ministro ucraino della Difesa, Oleksiy Reznikov, ha indicato «la fine di gennaio» come il periodo più probabile per l’inizio dell’escalation. Secondo Reznikov in Russia è iniziato un «periodo di addestramento invernale» e Mosca, che da parte sua ha smentito ogni tipo di presenza militare, ha già avviato esercitazioni vicino al territorio ucraino.

La difesa russa

La Russia ha ribadito di non avere alcuna intenzione di invadere l’Ucraina e ha esortato gli Stati Uniti a premere su Kiev perché rispetti gli accordi di Minsk. «La Russia non è una minaccia per nessun Paese», si legge in un comunicato pubblicato su Facebook dall’ambasciata russa a Washington, «il dispiegamento di truppe russe sul territorio nazionale è nostro diritto sovrano e non è affare di nessuno. Sono la Nato e i suoi Stati membri che stanno muovendo in modo spericolato le loro forze e infrastrutture militari verso i confini russi». A proposito delle notizie riportare dai media Usa secondo le quali la Russia potrebbe invadere l’Ucraina con 175 mila truppe l’anno prossimo, come sostenuto dalla Difesa di Kiev, l’ambasciata ha sottolineato che «lo scorso anno le isteriche stime delle autorità Usa sulle presunte preparazioni per l’invasione russa dell’Ucraina si sono dimostrate sbagliate».

Non decollano i contatti Biden-Putin sulla tensione in Ucraina

“Quello che sto facendo è mettere insieme quella che penso sarà la serie di iniziative più completa e significativa per rendere molto, molto difficile a Vladimir Putin andare avanti e fare ciò che le persone sono preoccupate che faccia”, ha detto Joe Biden. Intanto non è stato raggiunto ancora un accordo su un nuovo vertice di persona tra i presidenti di Usa e Russia, Joe Biden e Vladimir Putin, che martedì terranno una videoconferenza che avrà in cima all’agenda la crisi in Ucraina. Il presidente Usa, Joe Biden, ha avvertito che non accetterà le «linee rosse» della Russia.

Il Pentagono non ha commentato ma si è detto «profondamente preoccupato». «Siamo consapevoli delle azioni della Russia da molto tempo e la mia aspettativa è che avremo una lunga discussione con Putin», ha detto Biden. Il presidente Usa ha preannunciato forti misure deterrenti. Biden non ha specificato le azioni precise che gli Stati Uniti intendono intraprendere, ma in settimana fonti Usa e ucraine hanno nuovamente avvertito che sono sul tavolo severe sanzioni economiche contro la Russia. Anche i vertici militari britannici, in settimana, hanno avvertito che «dobbiamo stare in guardia» su un potenziale conflitto nella regione e hanno esortato la Nato ad essere pronta ad una tale eventualità.

L’allargamento della Nato

Mosca vuole contrastare l’espansione a Est della Nato, dopo che gran parte dell’Europa orientale si è unita all’alleanza in seguito al crollo dell’Unione Sovietica. La Nato ha ufficialmente aperto le porte all’adesione dell’Ucraina già nel 2008, anche se da allora non sono stati fatti progressi. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha assicurato che respingerà qualsiasi tentativo di fargli annullare i suoi piani di adesione all’alleanza. Accettare di abbandonare questi piani «non è un’opzione», ha avvertito. «Rifiuto questa idea che dobbiamo garantire qualcosa alla Russia, è Mosca che deve garantire che non continuerà la sua aggressione contro nessun Paese». Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ritiene che, al momento, le intenzioni del Cremlino non siano chiare.

La guerra secessionista in Ucraina

Le tensioni in Ucraina partono da lontano. L’ex repubblica sovietica è teatro dal 2014 di un conflitto tra le autorità centrali e le due repubbliche separatiste filorusse di Donetsk e Lugansk, nella regione del Donbass. Le ostilità, iniziate dopo l’annessione russa della Crimea, hanno provocato oltre 13 mila morti. Mosca ha smentito più volte di preparare un’invasione e ha accusato da parte sua l’Occidente di azioni destabilizzanti nel Mar Nero, più volte solcato nei mesi scorsi da navi da guerra statunitensi e britanniche.

 

5 Dicembre 2021 ( modificato il 6 Dicembre 2021 | 15:11 )
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