Milano
6:11 pm, 2 Dicembre 21 calendario
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Camici: i pm chiedono il processo per Fontana

Di: Redazione Metronews
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La procura di Milano ha chiesto il processo per il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. I pm Carlo Scalas e Paolo Filippini e l’aggiunto Maurizio Romanelli accusano Fontana di frode in pubbliche forniture in relazione all’appalto per 75 mila camici e altri dispositivi di protezione individuale concesso senza gara dal Pirellone alla Dama, società di proprietà del cognato di Fontana, Andrea Dini nell’aprile 2020. Processo chiesto anche per altre quattro persone: Andrea Dini, Filippo Bongiovanni e Carmen Schweigl, rispettivamente ex dg e dirigente di Aria spa e, infine, Pier Attilio Superti, vicesegretario generale della Regione. La chiusura delle indagini risale alla fine dello scorso luglio e gli indagati, che inizialmente avevano chiesto di essere interrogati, avevano rinunciato all’esame, ma hanno depositato memorie.

15 mila camici mai consegnati

L’inchiesta, che ha visto lo stralcio in vista dell’istanza di archiviazione del capo di imputazione in cui solo Dini e Bongiovanni rispondono di turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, ha al centro la fornitura di dispositivi di protezione individuale, tra cui appunto 75 mila camici, da consegnare in piena pandemia nella primavera 2020 alla Regione. Ne vennero consegnati in realtà solo 50 mila, in quanto venne a galla il conflitto di interessi poiché Dama è società del cognato di Fontana. Per questo la fornitura fu trasformata in donazione, con la conseguenza, secondo la procura, che l’ordine non venne perfezionato per la mancata consegna di un terzo del materiale, cosa che ha portato i pm a formulare l’accusa di frode in pubbliche forniture. Ora la parola passa al gup.

Gli avvocati di Fontana: «Nulla di sorprendente»

«Tutto come volevasi dimostrare. Non c’e’ nulla di sorprendente dal momento che non è stata accolta la nostra richiesta di archiviazione. D’ora in poi avremo a che fare con un giudice davanti al quale ci difenderemo seduti allo stesso livello dell’accusa. Fontana è certo della sua estraneità alle vicende contestate». Così l’avvocato Jacopo Pensa che, assieme a Federico Papa, difende Fontana, ha commentato la richiesta di rinvio a giudizio.

2 Dicembre 2021
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