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12:04 pm, 1 Dicembre 21 calendario

Il pericolo valanghe monitorato dal Meteomont dei Carabinieri

Di: Osvaldo Baldacci
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Sono arrivati freddo e neve, e – virus permettendo – ripartono le vacanze in montagna. Per monitorare il pericolo valanghe è disponibile il servizio Meteomont dei Carabinieri, che ha avviato a livello nazionale il controllo del manto nevoso e la valutazione del pericolo valanghe finalizzati ad informare e supportare gli utenti della montagna innevata, per accrescere la sicurezza negli ambienti imbiancati. Sevizi pubblici e privati, protezione civile, strutture turistiche e frequentatori delle alte quote che sono chiamati a tenere conto del pericolo per poter valutare il rischio in aree antropizzate e non, hanno a disposizione dati, osservazioni, informazioni e bollettini valanghe prodotti quotidianamente.

Servizi internet per conoscere il pericolo valanghe

Numerosi i servizi a disposizione per addetti ai lavori e appassionati della montagna. Tra le novità del servizio, il nuovo sito web meteomont.carabinieri.it e la rinnovata App Meteomont , ricchi di nuovi contenuti, informazioni ed osservazioni pubblicati quotidianamente in tempo reale dalla rete di monitoraggio nazionale per informare e supportare qualsiasi attività svolta in ambiente innevato.

I servizi sono  utili per approfondimenti e soprattutto per saper leggere ed interpretare le informazioni contenute nei bollettini, secondo il linguaggio e gli standard europei dell’EAWS – European Avalanche Warning Services di cui il Meteomont Carabinieri è parte integrante.

Inoltre è possibile ricevere le informazioni tramite il servizio di RSS e QR CODE, i video ed i comunicati pubblicati sul sito e sui i canali social dell’Arma.

Gli incidenti dell’anno scorso

Nel corso della passata stagione invernale ci sono stati in Europa numerosi incidenti in valanga con 130 vittime, di cui 26 in Italia, dove si sono verificati 39 incidenti che hanno coinvolto 85 persone.

Tra le attività più colpite dalle valanghe, lo sci-alpinismo con ben 30 incidenti fatali. I settori maggiormente interessati sono quelli Alpini: 14 incidenti su quello Occidentale, 12 sull’Arco Alpino Centrale e 9 su quello Orientale, non meno importanti però di quelli verificatisi sui Settori Appenninici che seppur in numero minore, 4 incidenti, mietono comunque vittime.

Tra le cause di instabilità del manto nevoso che possono generare incidenti c’è l’effetto del vento, considerato il principale costruttore di valanghe: la neve trasportata dal vento che non lega con gli strati sottostanti.

Infatti 18 incidenti sono stati causati dalla neve ventata, dalla neve fresca, 4 da un manto nevoso umido e bagnato, 3 da strati fragili all’interno del manto nevoso.

1 Dicembre 2021
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