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4:11 pm, 27 Novembre 21 calendario

Green pass falso su Telegram, 4 indagati. Arrestato camionista

Di: Redazione Metronews
Super green pass
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Scoperto con un Green pass probabilmente falso, non valido, assieme ai documenti ha fatto scivolare alcune banconote nella mani dei carabinieri di Migliarino sperando di farla franca e di poter così proseguire il suo viaggio. L’uomo, un camionista  moldavo di 48 anni alla guida di un furgone con targa straniera pieno di merce di vario genere, è stato arrestato per istigazione alla corruzione.

Green pass falso su Telegram, migliaia truffati

Sono invece quattro i giovani “insospettabili” sui 25 anni gli indagati della banda di truffatori di Green pass scoperta dal Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza, in un’indagine coordinata dalla procura di Milano. Erano divisi in due cellule, una operante in provincia di Genova e l’altra nel Veronese, gli amministratori dei canali Telegram attraverso cui avrebbero raggirato migliaia di “clienti” in tutta Italia. Il costo del falso Green pass era di 100-120 euro. Durante le perquisizioni gli investigatori delle Fiamme gialle hanno sequestrato a carico degli indagati criptovalute per un controvalore di decine di migliaia di euro.

Un giovane di 26 anni, residente nell’Urbinate, è stato invece denunciato dalla Digos di Pesaro per detenzione illegale di cartucce e della polvere da sparo. Contrario all’introduzione del Super Green pass, aveva pubblicato su internet un inquietante messaggio, con il quale manifestava l’intenzione di preparare delle bottiglie incendiarie. Gli inquirenti sono risaliti facilmente alla sua identità e, nel corso della perquisizione della sua abitazione. sono stati trovati 12 cartucce da caccia, di circa 700 grammi di polvere da sparo e alcune taniche contenenti complessivamente 40 litri di benzina verde. Sulla vicenda sono in corso ulteriori approfondimenti da parte della Digos.

Controlli della polizia

“Con l’evoluzione del fenomeno pandemico, i nuovi provvedimenti appena delineati, e uno stato di cose già critico a causa dei forti vuoti di organico, donne e uomini della Polizia di Stato necessitano ora di risposte urgenti su questioni che potrebbero mettere seriamente a rischio la tenuta della sicurezza”. Lo afferma Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato. “Le ‘scintille’ che ci sono state fra il presidente Draghi e la Lamorgese in tema di controlli legati al Covid – dichiara Mazzetti – sono la prova della pressione sempre più forte che il comparto subisce, e la risposta del ministro che, pur avendo pubblicamente e correttamente elogiato il sacrificio del personale, ha poi chiamato tutti i vertici del comparto a raccolta sollecitandoli in tal senso conferma che si apre l’ennesima stagione di superlavoro per noi”.  “Ora, più che mai – sottolinea il segretario generale Fsp Polizia di Stato – è il buon senso che imporrebbe d’interloquire con le rappresentanze sindacali sulle questioni legate a vaccino obbligatorio, super green pass e quant’altro. Nasceranno o peggioreranno problemi che già ci assillano, perché aumenterà l’impegno richiesto al personale in divisa, e non si può ignorare che rimane ancora circa un 10% di operatori che non hanno voluto o non hanno potuto vaccinarsi e che, con ogni probabilità, non cambieranno posizione adesso. I poliziotti italiani – continua – non hanno chi li possa sostituire, e in questo momento, in cui ancora una volta siamo chiamati a garantire la tenuta del Paese che non può subire un nuovo stop, non ci possiamo permettere di perdere neppure una unità. Questo e tanti altri – conclude Mazzetti – sono i punti da stabilire e chiarire, e noi aspettiamo di confrontarci con il Governo con l’urgenza estrema che il momento richiede”.

27 Novembre 2021
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