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5:13 pm, 25 Novembre 21 calendario
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Lavoro fisso: tanti lo lasciano per insoddisfazione

Di: Redazione Metronews
Lavoro fisso
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Aumentano coloro che hanno un lavoro fisso ma lasciano per insoddisfazione la propria occupazione. L’Agenzia Umbria Ricerche rileva che nel primo semestre 2021 sono state 7.443 le cessazioni dei lavoratori con contratti a tempo indeterminato del settore privato, con una crescita del 7,6% rispetto al 2019, di cui 5.546 volontarie.

Lavoro fisso: tanti lo lasciano per insoddisfazione

Nel periodo tra gennaio e giugno 2021 in Umbria si sono dimessi 655 occupati a tempo indeterminato che operano nel privato con meno di 30 anni. Andando avanti per fasce di età sono oltre 3mila i lavoratori con posto fisso che hanno abbandonato e 2mila gli ultra 50enni.

Dati per certi versi preoccupanti, che non merterebbero una risposta più approfondita rispetto al semplice dato statistico.

Quali sono quindi i motivi? Per Elisabetta Todini di Agenzia Umbria Ricerche, ce n’è più di uno: «Oltre ad una maturata insoddisfazione per il proprio impiego, può aver contribuito a questa situazione la presenza o il potenziamento di strumenti di sostegno al reddito. Ma ci sono dimissioni che possono nascondere sia casi di abbandono non volontari, indotti di fronte a una contrazione dell’attività. Oppure potremmo trovarci davanti a decisioni programmate da tempo e posticipate nell’anno dello scoppio della pandemia».

Sono tuttavia da individuare le ragioni a livello locale per cui questo fenomeno in Umbria sia oggi più accentuato rispetto alla media nel resto d’Italia.

25 Novembre 2021
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