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4:23 pm, 24 Novembre 21 calendario

Anche l’Italia nella missione spaziale contro gli asteroidi

Di: Redazione Metronews
Anche l'Italia nella missione spaziale
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Anche l’Italia nella missione spaziale contro gli asteroidi. Partita con successo la missione Dart (Double Asteroid Redirection Test) della Nasa e del microsatellite italiano LiciaCube dell’Agenzia Spaziale Italiana, realizzato dall’azienda Argotec di Torino, il primo test di difesa planetaria su vasta scala, che ha come scopo la dimostrazione di un metodo di tecnologia di deflessione degli asteroidi. La parte statunitense della missione è stata costruita e gestita dalla Johns Hopkins APL per il Planetary Defense Coordination Office della Nasa. «La prima fase di lancio è andata bene e il sistema Dart/LiciaCube è in volo», ha dichiarato Barbara Negri, responsabile del volo umano e della strumentazione scientifica dell’Agenzia Spaziale Italiana.

Anche l’Italia nella missione spaziale

L’Agenzia Spaziale Italiana ha dedicato un evento al lancio presso la propria sede centrale di Roma a Tor Vergata, presenti tra gli altri anche l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Luca Parmitano e il disegnatore Leo Ortolani. Il razzo vettore Falcon 9 della SpaceX, con a bordo i veicoli spaziali della missione Dart, è partito alle 7:21 (ora italiana) dallo Space Launch Complex 4E della Vandenberg Space Force Base in California. «È sempre una grande emozione – ha dichiarato l’astronauta italiano Luca Parmitano – perchè siamo ben coscienti che, dietro un lancio, ci sono centinaia, se non migliaia, di persone che ci hanno lavorato, che hanno investito tempo, pensiero, genialità, immaginazione, hanno anche passato tempo lontano dalle famiglie, hanno investito così tanto che un pezzettino di quello che è la loro vita parte insieme a queste macchine, quindi sono emozioni che volano assieme ai satelliti».

Primo test di deflessione cinetica

Dart è la prima missione in assoluto dedicata allo studio e alla dimostrazione di un metodo di deflessione degli asteroidi modificando il movimento di un asteroide nello spazio attraverso l’impatto cinetico. Questo metodo farà collidere deliberatamente Dart con un asteroide bersaglio, che non rappresenta una minaccia per la Terra, al fine di cambiarne la velocità e il percorso. L’obiettivo è il sistema di asteroidi binario Didymos, a 10 milioni e mezzo di chilometri dalla Terra, composto da «Didymos», di circa 780 metri di diametro, e dal più piccolo «Dimorphos», di circa 160 metri. Dart avrà un impatto su Dimorphos per cambiare la sua orbita all’interno del sistema binario e il Dart Investigation Team confronterà i risultati dell’impatto cinetico di Dart con Dimorphos con simulazioni al computer altamente dettagliate di impatti cinetici sugli asteroidi.

Una scatola da scarpe

LiciaCube (Light Italian Cubesat for Imaging of Asteroids) è un cubesat italiano coordinato dall’Asi e realizzato dall’Argotec di Torino ed è la prima missione di spazio profondo sviluppata e gestita autonomamente da un team tutto italiano. Consiste in un nano-satellite delle dimensioni di una scatola da scarpe (30x20x10 cm) che verrà trasportato dal modulo principale durante il tragitto, per poi venire sganciato poco prima della collisione. LiciaCube sarà fondamentale per studiare lo schianto della sonda, il cratere e i detriti generati, ricavando dati importanti per valutare la deflessione dell’asteroide. Il team LiciaCube, di supporto alle operazioni di missione, è un tutto italiano e comprende ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, del Politecnico di Milano, delle Università di Bologna e Università Parthenope di Napoli, dell’IFAC-CNR di Firenze. «La nostra agenzia, la nostra industria, rappresenta uno dei pochi esempi al mondo di capacità di operare in tutti i settori spaziali – ha affermato il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia – è veramente un orgoglio».

L’impatto nell’autunno del 2022

LiciaCube si avvicinerà all’asteroide bersaglio, tra il 26 settembre ed il 2 ottobre 2022, alla velocità di circa 23.000 km/h, restando ad una distanza di circa 50 km per osservare e studiare il cratere e i detriti prodotti dall’impatto. A tutto questo seguirà la missione Hera, frutto di una collaborazione tra Nasa, Esa e Asi, il cui lancio è previsto per il 2024, con arrivo nel 2026. Si concentrerà su misurazioni chiave per convalidare modelli di impatto e deflessione dell’asteroide, come la caratterizzazione dettagliata del cratere da impatto effettuata da Dart. Hera misurerà anche l’esito dell’impatto di Dart, come il cambiamento nell’orbita del sistema binario, e consentirà una caratterizzazione dettagliata del volume di Dimorphos e delle proprietà della superficie, nonchè misurerà il volume e la morfologia del cratere da impatto di Dart.

24 Novembre 2021
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