Clima
5:45 pm, 22 Novembre 21 calendario

Johnson: «Colonnina ricarica auto elettriche nei nuovi edifici»

Di: Redazione Metronews
condividi
LONDRA Prosegue la svolta ambientalista del premier Boris Johnson che annuncia l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche in tutti gli edifici. Nel suo intervento alla riunione annuale della Confindustria britannica Johnson spiega che le nuove abitazioni, come anche i supermarket e tutti gli uffici costruiti in Inghilterra dovranno avere una colonnina per la ricarica delle auto elettriche. E non è tutto. Perché questo dictat riguarderà anche tutti quegli edifici che sono o saranno oggetto di ristrutturazioni significative: nell’elenco dei loro lavori dovranno, infatti, essere inseriti anche quelli riguardanti l’aggiunta della colonnina.

«Una possibilità di redenzione»

L’obiettivo della neutralità carbonica offre al Paese «una possibilità di redenzione», precisa Johnson nel suo discorso.

Inoltre, entro il 2030 in Gran Bretagna sarà bandita la vendita di auto a benzina o diesel. I nuovi regolamenti garantiranno la nascita di altri 145 mila punti di ricarica, sottolinea il Premier per cui la Gran Bretagna «sarà avvantaggiata per poter essere il primo Paese a trasformare l’economia globale e la transizione».

Nuovi investimenti per tutelare l’ambiente

«Investiremo in nuovi progetti per trasformare l’energia eolica in idrogeno – prosegue Boris Johnson – e la nostra strategia net-zero dovrebbe far scaturire 90 miliardi di sterline di investimenti privati, trainando la creazione di posti di lavoro ad alta specializzazione e remunerazione».

Johnson: «Sul cambiamento climatico dobbiamo agire ora»

«L’umanità ha da tempo esaurito il tempo per quello che riguarda il cambiamento climatico – aveva detto il premier durante la cerimonia d’apertura a Glasgow della conferenza Cop26 – . Manca un minuto alla mezzanotte sull’orologio del giorno del giudizio e dobbiamo agire ora».

Detto, fatto. Il primo ministro britannico con queste sue dichiarazioni dà seguito a quanto aveva annunciato all’indomani del flop del G20 a Roma al termine del quale i leader partecipanti avevano solamente riconosciuto l’«importanza fondamentale» di arrestare le emissioni nette «entro o intorno alla metà del secolo», senza fissare una tempistica precisa per la progressiva eliminazione del carbone, smentendo le promesse di tagliare le emissioni di metano, un gas serra molto più potente del diossido di carbonio.
22 Novembre 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo