TENNIS
7:10 pm, 21 Novembre 21 calendario

Peng Shuai, telefonata al Cio. Ma i dubbi restano

Di: Redazione Metronews
Peng Shuai telefonata al Cio
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Peng Shuai, telefonata al Cio. Ma i dubbi restano. La star del tennis cinese Peng Shuai ha avuto una videochiamata con il presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), Thomas Bach. Al quale ha detto di essere «al sicuro» e «in salute». Lo riferisce la Reuters. Al presidente del Cio, riporta Sky News, la tennista ha chiesto anche il «rispetto della privacy».

Nelle ore precedenti i media cinesi avevano anche diffuso immagini e video che testimonierebbero il ritorno in pubblico di Peng, divenuta emblema del movimento #MeToo cinese dopo aver accusato di abusi sessuali l’ex vice premier, Zhang Gaoli.

All’inizio della chiamata, durata 30 minuti, l’atleta ha ringraziato il Cio per essersi preoccupato del suo benessere. Ha poi spiegato che continuerà a dedicarsi al tennis. Il Cio ha pubblicato anche un’immagine della videochiamata. La tennista sembrerebbe essere nello stesso ambiente delle immagini diffuse nei giorni scorsi.

Pressione del mondo

L’atleta cinese era apparsa domenica anche in un torneo di tennis a Pechino, a quanto risulta dalle foto ufficiali dell’evento diffuse dai media. Ma le foto non avevano lasciato più dubbi che certezze. Così come, del resto, una mail che era spuntata dal nulla. La trentacinquenne star del tennis, ex numero uno mondiale del doppio, era sparita dalla circolazione dopo aver accusato con un post su internet Zhang Gaoli, un potente ex funzionario del Partito Comunista di 40 anni più anziano di lei, di averla costretta a fare sesso. Nei giorni scorsi, dopo la pubblicazione di alcune sue foto e video, era cresciuta la pressione internazionale su Pechino perché fornisse informazioni sulle condizioni di salute della tennista.

Tuttavia né Zhang Gaoli (che fu vicepremier dal 2013 al 2018) e ora accusato di stupro da Peng Shuai, e nemmeno il governo cinese hanno mai  commentato le accuse mosse dalla tennista. Invece il post di denuncia della campionessa era stato subito rimosso. E l’argomento tolto dalla discussione su Internet in tutta la Cina.

L’ultimo in ordine di tempo a chiedere chiarimenti alla Cina era stato il ministro degli esteri francese Jean-Yves Le Drian. Il ministro ha fatto seguito alle tante voci sportive messe in moto dall’hashtag #WhereIsPengShuai diventato virale sui social media. Tanto da portare anche a numerose richieste di boicottaggio dei Giochi olimpici invernali di Pechino 2022.

21 Novembre 2021
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