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11:19 am, 17 Novembre 21 calendario

Rai, Maggioni al Tg1. Ira M5S: “Andremo fuori dai tg”

Di: Redazione Metronews
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Monica Maggioni al Tg1, Gennaro Sangiuliano al Tg2 e Simona Sala al Tg3. Sarebbe questo lo schema per le direzioni dei tg che verrà votato domani dal Cda della Rai. Mario Orfeo si trasferisce alla direzione Approfondimento. Il direttore del Tg1 Giuseppe Carboni trasloca invece a Gr Radio e Radio Uno, al posto della Sala. L’indicazione è di confermare poi Alessandro Casarin alla direzione del Tgr e Antonio Preziosi a quella di Rai Parlamento. Una donna, Alessandra De Stefano, è indicata alla direzione di Raisport. Mentre l’attuale vice Paolo Petrecca dovrebbe assumere la direzione di Rainews 24, per la produzione televisiva, della Testata Televideo per la produzione via teletext e della Testata Rainews.it, al posto di Andrea Vianello, che si trasferisce alla guida della testata Rai Giornale Radio (Gr1, Gr2, Gr3, Gr Parlamento e Radio Uno).

Cda in subbuglio per le nomine Rai

Serpeggia malcontento tra alcuni dei consiglieri Rai in relazione al pacchetto di nomine per le direzioni di testate proposto dall’amministratore delegato Carlo Fuortes. E, stando a indiscrezioni, non è del tutto scontato l’esito del voto domani in cda, chiamato a riunirsi a Napoli.

Ira M5S, Conte: “Noi fuori dal servizio pubblico”

Linea durissima del M5S contro le nomine Rai. L’iniziativa annunciata oggi dal leader Giuseppe Conte, ovvero “il M5S non farà sentire la sua voce nei canali del servizio pubblico, ma altrove”, si traduce nella mancata partecipazione di esponenti grillini ai tg del servizio pubblico, dai talk show e non solo. Stop infatti, viene spiegato, a tutte le dichiarazioni rilasciate da esponenti del M5S in strada, ad esempio, o a margine dei lavori delle aule parlamentari.  «Ci chiediamo che ruolo abbia giocato il governo. L’ad della Rai Fuortes ha scelto di sottrarsi a qualsiasi confronto nelle sedi istituzionali. Quanto al merito, ha scelto di continuare ad applicare la vecchia logica che prevede di tenere conto delle istanze delle forze politiche ma nello scegliere questo metodo ha scelto di escludere tra tutte le forze dell’arco parlamentare esclusivamente il M5S che è il partito di maggioranza relativo e rappresenta 11 milioni di elettori», ha chiesto il leader di M5s Giuseppe Conte, attaccando le decisioni del vertice Rai in una dichiarazione alla stampa al Senato. E comunque «a partire da oggi il M5S non farà più sentire la sua voce nei canali del servizio pubblico ma altrove e vorrà dire che continueremo le nostre battaglie con più forza facendo appello diretto e chiedendo il sostegno di tutti i cittadini italiani».

«Resta una buona norma per la politica non commentare le nomine dei direttori dei tg Rai. Vale anche per Giuseppe Conte. Monica Maggioni e Simona Sala sono delle grandi professioniste, questo dovrebbe garantire tutti», scrive su Twitter il senatore Pd Andrea Marcucci.

«Mi chiedono spesso perché considero i M5S un male per la politica. Anche per questa roba qui. Hanno iniziato dando dei ladri a tutti e appena toccato il potere sono diventati dei lottizzatori seriali. Non esistono più. Basta rendersene conto e non continuare a dargli corda», scrive su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda.

“La posizione grillina sulla Rai dimostra che non c’è bisogno di piani segreti per distruggere i Cinque Stelle: basta lasciar fare a Giuseppe Conte. Fa tutto da solo”, commenta Matteo Renzi su Facebook. “Un anno fa mandava veline e immagini al Tg1, oggi annuncia che non andranno più in Tv. È stato bello, grazie di tutto. In momenti come questi, un pensiero ritorna alla mente: sì, ne valeva la pena”.

17 Novembre 2021 ( modificato il 4 Dicembre 2021 | 14:42 )
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