Fedez si candida? Tra ironia e marketing

Fedez che scende in politica? E si scatena il web. C’è chi pubblica un fotomontaggio con Fedez nei panni di Berlusconi e la bandiera di Forza Italia trasformata in “Fedez Italia”. Chi, invece, preferisce il rapper nel ruolo dell’ex premier Conte mentre pronuncia la frase “questa volta devo fare nomi e cognomi”. E chi poi ironizza sulla coincidenza della registrazione del dominio internet fedezelezioni2023.it che lo ha portato una volta in più su tutti i giornali e le due importanti e uscite che riguardano il rapper. Il 26 novembre, infatti, esce il disco Disumano, mentre il 9 dicembre tocca alla serie Amazon Prime The Ferragnez.

Gag e battute su Fedez

Gag e battute abbondano online dalla notizia della registrazione del dominio “politico”. Il sospetto della trovata pubblicitaria impera su tutte. Ad avvalorarla c’è il totale silenzio social sull’argomento dei Ferragnez, di solito sempre molto attivi su tutti i fronti della comunicazione.
Qualcuno poi ricorda che nell’ultimo singolo di Fedez “Morire Morire”, uscito il 2 novembre per anticipare l’album, c’era già un indizio. Il rapper canta “Morire, morire, morire/Per quello che conta, per le proprie idee”. Non manca, però, chi elegge a “veggenti” alcuni colleghi che, nell’attaccare in passato Fedez, nel solco del “dissing” in voga nel mondo rap, ne avevano previsto la discesa in campo ma nella peggiore accezione del termine.

Marracash, Guè Pequeno e Salmo

Così in molti citano la strofa di “Purdi”, il brano che Marracash e Guè Pequeno dedicarono nel 2017 a Fedez (mai citato nel testo) . Brano che così recita: “Dici talmente cazzate/Che secondo me qua tra poco ti candidi”. C’è anche chi non dimentica l’affermazione di Salmo questa estate in risposta alle accuse di Fedez sul concerto di Olbia, con maxiassembramento no mask: “Voglio chiederti se ogni qualvolta dovrò discutere con te, lo farò con un artista o un politico”, disse Salmo. “Tutto è politica quando coinvolge la vita e il lavoro dei cittadini, quindi mi dispiace dirtelo caro Salmo, ma quello che hai fatto è politica. E per di più della peggior specie”, rispose Fedez.

Aspettando l’album Disumano

Se molti suoi fan sono pronti a giurare che farebbe bene anche in Parlamento, i più scettici si affidano alla constatazione: “Ci è passato di tutto in Parlamento e il problema sarebbe Fedez?”, come chiede un utente il cui nickname è La Manina.
Che il rapper non abbia perso occasione per scendere in campo, da influencer con 13 milioni di follower, su diverse tematiche di stretta attualità politica è un fatto. Ma per ora i social su una reale autocandidatura per le politiche 2023 propende per una boutade di marketing. Lo scopriremo solo con la pubblicazione di “Disumano”.