Milano
4:38 pm, 10 Novembre 21 calendario
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L’addio del pm Greco: «La sfida è il mondo senza regole del web»

Di: Redazione Metronews
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«Lascio una procura organizzata ed efficace. Tra qualche giorno sarà presentato l’ultimo bilancio sociale e i numeri e i suoi risultati sono ben rappresentati al di là di tante chiacchiere e tante strumentalizzazioni». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Milano Francesco Greco in occasione della cerimonia di saluto in vista del suo prossimo pensionamento. «Lascio una procura – ha aggiunto il pm in magistratura dal gennaio del 1979 – in grado di affrontare le sfide nuove e complesse che derivano dal cambiamento del mondo e che proiettano ormai il nostro lavoro verso una dimensione sempre più globale. Un lavoro che si paleserà soprattutto nel controllo del web e questo dovrà preoccupare tutti perchè oggi non ci sono norme che regolano il web. Il cybercrime – ha chiosato – sarà la sfida della procura moderna».

Greco rivendica il lavoro fatto

«Non sono capace di esprimere le emozioni che sono tante, troppe e per abitudine sono abituato a guardare avanti. E’ difficile fare un bilancio di una storia durata quasi mezzo secolo e iniziata il 29 gennaio 1979 il giorno in cui è stato ucciso Emilio Alessandrini, un magistrato che non mai conosciuto ma uno dei simbolo che mi hanno convinto a entrare in magistratura». ha aggiunto Greco.   «La storia degli uffici giudiziari di Milano ha accompagnato la storia di questo paese» dagli Anni di piombo alla connessione globale, «elencare la storia di questi anni è come un grande libro che attraversa le grandi questioni di questo Paese. Abbiamo sempre fatto il nostro dovere, si sono dette tante cose, ma da quel 29 gennaio a oggi sempre qui dentro sono stato. Abbiamo compiuto il nostro dovere con responsabilità».

Sulla guerra interna: regole da rispettare

Sulla guerra interna che ha attraversato la Procura di Milano negli ultimi mesi e lo ha visto in contrasto con pm Paolo Storari e d altri che hanno anche raccolto firme contro di lui poche parole: «Le regole devono essere rispettate in primis proprio dai magistrati. Non sarà la prima né l’ultima tempesta che l’ufficio si troverà ad affrontare». Dopo le dichiarazioni di Storari sono  i nove pubblici ministeri indagati dalla Procura di Brescia.

Il saluto degli ex del pool

Se mancavano alcuni dei suoi avversari attualmente in forze alla Procura, sono arrivati i suoi vecchi compagni del pool Mani Pulite.  «Non si può dimenticare ciò che è stato. Qui abbiamo fatto il nostro dovere e anche oggi tutti lo state facendo e ne pagate le conseguenze. Sono venuto qui a dire grazie a Francesco perchè nel frastuono di quei giorni non l’ho fatto, non ne ho avuto il coraggio. Grazie per quello spirito di squadra che è riuscito a darmi» ha detto l’ex pm Antonio Di Pietro. «Vorrei che oggi ci fossero stati, tutti quelli di quei giorni perchè si può essere d’accordo o non d’accordo sulle decisioni prese, ma sappiamo tutti che quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto con coscienza non per scopi politici, non per rompere l’ordinamento dello Stato, ma per assicurare alla giustizia dei delinquenti», ha poi aggiunto Di Pietro con una lieve nota polemica sull’assenza oggi di alcuni componenti del pool di «Mani Pulite». Tra i presenti Gherardo Colombo e Armando Spataro.

10 Novembre 2021
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