Cinema
2:34 pm, 9 Novembre 21 calendario
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Sorrentino e Capuano s’incontrano al Cinema Troisi

Di: Redazione Metronews
Paolo Sorrentino
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Paolo Sorrentino e Antonio Capuano al Cinema Troisi per la retrospettiva omaggio ad Antonio Capuano aspettando È stata la mano di Dio. Chi ha avuto modo di vedere È stata la mano di Dio all’ultima Mostra di Venezia, sa quanto importante sia stato, nella formazione del Premio Oscar Paolo Sorrentino, un autore che, come dichiara lo stesso regista, “mi ha trasmesso la gioia di fare cinema”. Quell’autore è Antonio Capuano, e a lui – in attesa di programmare dal 24 novembre È stata la mano di Dio (prevendite disponibili da oggi su https://cinematroisi.it/), con uscita su Netflix il 15 Dicembre – il Cinema Troisi di Roma vuole dedicare un omaggio. Apre sabato 13 novembre, alle 16.30, la proiezione di Polvere di Napoli (1998), alla presenza dello stesso Capuano e di Paolo Sorrentino, che di quel film fu co-sceneggiatore. L’omaggio proseguirà fino all’11 Dicembre. “È stata la mano di Dio” ha inoltre appena ricevuto tre candidature agli European Film Awards 2021 per miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura.

Tra Sorrentino e Capuano

Ex scenografo, nel 1991 Antonio Capuano irrompe nel panorama del cinema italiano con Vito e gli altri, primo “racconto crudele della giovinezza”. A questo seguiranno, negli anni, altri ritratti di giovani e giovanissimi, da Pianese Nunzio, 14 anni a maggio a La guerra di Mario. Un autore “pieno di rigore e di fervore, che al tempo stesso spaventa e attrae”, così nel pressbook di È stata la mano di Dio. Un cineasta “spericolato” per la capacità di accendere di fiammeggianti toni mélo la durezza di certi squarci di realtà, per il coraggio di misurarsi con temi urticanti, persino disturbanti. E per l’incoscienza di confrontarsi con archetipi e modelli forse impossibili (L’oro di Napoli di Marotta e De Sica per Polvere di Napoli; Shakespeare ed Eschilo per Luna rossa).

Tra il lavoro e l’amicizia

“Nel film – spiega lo stesso Sorrentino – il dialogo con Capuano è una combinazione delle molte conversazioni che abbiamo avuto. Non soltanto lavorando insieme, ma anche nel corso della nostra lunga amicizia. Riassume con precisione il tipo di essere umano che è Capuano: un individuo che amo e odio al tempo stesso, perché ha questo suo modo di provocarmi a disvelare me stesso, a essere completamente nudo sul piano emotivo e a rivelare quel che realmente sono. È bello e raro incontrare una persona come lui, ma implica anche un grosso sforzo per qualcuno come me. L’incontro con Capuano – conclude Sorrentino – è una scossa. È una persona mai rassicurante, non ama le chiacchiere insulse né i convenevoli. Si rivela decisivo nell’alimentare il coraggio, non soltanto di fare il cinema, ma di farlo con valore».

Tra il lavoro e l’amicizia

“Nel film – spiega lo stesso Sorrentino – il dialogo con Capuano è una combinazione delle molte conversazioni che abbiamo avuto. Non soltanto lavorando insieme, ma anche nel corso della nostra lunga amicizia. Riassume con precisione il tipo di essere umano che è Capuano: un individuo che amo e odio al tempo stesso, perché ha questo suo modo di provocarmi a disvelare me stesso, a essere completamente nudo sul piano emotivo e a rivelare quel che realmente sono. È bello e raro incontrare una persona come lui, ma implica anche un grosso sforzo per qualcuno come me. L’incontro con Capuano – conclude Sorrentino – è una scossa. È una persona mai rassicurante, non ama le chiacchiere insulse né i convenevoli. Si rivela decisivo nell’alimentare il coraggio, non soltanto di fare il cinema, ma di farlo con valore».

È stata la mano di Dio

Dal film “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino

 

9 Novembre 2021
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