Milano
5:49 pm, 9 Novembre 21 calendario
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Sanità: i sindaci Pd invocano «collaborazione»

Di: Redazione Metronews
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«Collaborazione». È quanto chiedono i sindaci di centrosinistra della Lombardia al Pirellone circa la nuova riforma della sanità regionale (Legge regionale N.23)  in vista dell’approdo domani in Aula della riforma targata Letizia Moratti. Il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala, insieme ai colleghi di Bergamo, Giorgio Gori, Brescia, Emilio Del Bono, Varese, Davide Galimberti, Cremona, Gianluca Galimberti e Lecco, Mauro Gattinoni, hanno infatti esposto a Palazzo Marino il loro punto di vista, auspicandosi una collaborazione da parte della Regione.

Tra i temi che stanno maggiormente a cuore ai sindaci, quello delle cosiddette Case e Ospedali di comunità, considerate «una risposta alla carenza della medicina territoriale e come tali devono essere collocate laddove servono di più, condividendo queste scelte con chi conosce bene il territorio».

Sala: «Non può essere solo operazione edilizia»

«Il problema non è tanto quante devono essere le case di comunità, ma cosa contengono – spiega Sala -, quali le funzioni e le relazioni tra tutti i soggetti coinvolti. Non può essere solo un’operazione di edilizia sanitaria, ma di contenuti, che speriamo di poter discutere in modo collaborativo». «Ci saremmo auspicati un maggiore coinvolgimento delle amministrazioni comunali nella fase di elaborazione della riforma delle legge 23, che sul tema della territorialità fornisce risposte solo parziali – ha aggiunto Gori -. Speriamo che Regione Lombardia faccia di più di quello che vediamo nella bozza di riforma».

Fontana blinda la riforma della sanità

Tuttavia l’auspicata collaborazione non sembra interessare la maggioranza di Attilio Fontana, che infatti oggi ha posto la fiducia sul provvedimento. Un modo per blindare la legge in Consiglio Regionale, impedendo ogni modifica. Il nodo più contestato dalle opposizioni è la totale parificazione tra pubblico e privato e il trasferimento di tutti i fondi (quasi 20 miliardi di euro l’anno) sotto il diretto controllo dell’assessorato al Welfare.

9 Novembre 2021
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