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6:34 pm, 9 Novembre 21 calendario
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Fake news, solo il 61% dei cittadini laziali sa cosa sono

Di: Redazione Metronews
Fake news
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Un’indagine condotta realizzando 1.500 interviste ai cittadini del Lazio, rivela che solo sei cittadini su dieci, il 61% conosce il termine fake news.

Fake news, solo il 61% dei cittadini laziali sa cosa sono: le cifre della ricerca

Roberto Baldassarri, è il direttore direttore generale di Lab2101, la società che ha realizzato la ricerca “Fake news e sfiducia, il ruolo delle associazioni dei consumatori per la ripartenza” promosso dall’Unione generale consumatori (Ugcons).

«Quando abbiamo chiesto la definizione di fake news solo il 51,8% dei cittadini del Lazio ha risposto correttamente individuandone le due caratteristiche principali: «La falsità delle notizie diffuse e la volontarietà di manipolare l’opinione pubblica». Andando nello specifico, ha proseguito Baldassarri, le interviste condotte mostrano che sono le donne (il 52,8% delle intervistate, contro il 47,2% degli uomini) a essere maggiormente informate riguardo le fake news.

Interrogato sulla modalità con cui è possibile verificare l’autenticità della notizia, il 71,4% degli intervistati ha dichiarato di verificare le informazioni tramite «i siti nazionali preposti o leggendo sui quotidiani e siti di informazione online». Tuttavia, solo il 61,2% degli intervistati ha dichiarato di considerare importante «verificare l’autenticità della notizia» prima di condividerla.

L’informazione ai tempi del lockdown

Il problema delle disinformazione è stato particolarmente sentito durante la pandemia. I principali canali di informazione utilizzati per raccogliere notizie durante il lockdown sul Covid-19 sono risultati la televisione (84,8%), i siti web istituzionali (52,8%), i giornali online (33,3%), i social media (24,9%).

Otto cittadini del Lazio su dieci hanno dichiarato di essersi imbattuti in «informazioni raccolte su web e social network» in seguito «rivelatesi false o sbagliate»: il 48,7% ha dichiarato di essersi imbattuto in notizie false o sbagliate «almeno una volta al mese», e solo il 6,7% sembra essere «immunizzato dalle fake news sul Covid-19». Il giudizio dei cittadini sull’informazione ricevuta in merito alla pandemia è «severo», ha chiarito Baldassarri. Il 64,4% ha parlato di un’informazione «disorientante», il 61,4 per cento di una comunicazione «confusiva», il 55,3% l’ha definita «ansiogena». Quasi la totalità degli intervistati (il 91,4%) ritiene che la comunicazione ricevuta dalle Istituzioni durante la pandemia sia stata «superficiale e solo a volte chiara e concreta».

9 Novembre 2021
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