Cop26
2:48 pm, 8 Novembre 21 calendario

Cop26, Obama: «Lontanissimi dal risultato ma strada giusta»

Di: Redazione Metronews
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«Le misure sono insufficienti, ma la direzione è quella giusta. Con le misure attuali non riusciremo a contenere l’aumento delle temperature entro 1,5 gradi»: lo ha detto Barack Obama, l’ex presidente Usa arrivato come una star a  Glasgow in occasione di Cop26. «Secondo gli ultimi dati, se tutti rispetteranno gli impegni che sono già stati presi in questa conferenza, avremo un aumento delle temperature di 1,8 gradi»  ha aggiunto Obama che da “figlio delle Hawaii” ha lanciato  l’allarme sul destino delle isole, mai così minacciate dai cambiamenti climatici.

Per la lotta ai cambiamenti climatici «abbiamo bisogno di Russia, Cina e India», «non possiamo lasciare in panchina nessuno», ha detto Barack Obama. «E’ stato molto scoraggiante vedere i leader di due dei maggiori Paesi emettitori, Cina e Russia, rifiutarsi persino di partecipare ai lavori, i loro piani nazionali riflettono quella che appare una pericolosa mancanza di urgenza. Il tempo sta scadendo, il prossimo decennio è decisivo per il clima, l’accordo di Parigi va continuamente aggiornato e migliorato. Dobbiamo fare di più. Tutti noi abbiamo un ruolo e un lavoro da svolgere e sacrifici da fare, ma i grandi Paesi ricchi hanno un peso in più, devono assistere i Paesi che sono meno responsabili e meno capaci, ma più vulnerabili», ha ammonito l’ex presidente Usa.

Lo faremo perché è difficile
L’editoriale di Stefano Pacifici

Obama ragazzo delle Hawaii

L’ex presidente degli Stati Uniti ha ricordato che a Parigi non ci sarebbe stato un accordo tanto ambizioso nel 2015 se non fossero state ascoltate le isole. Le isole, ha detto ancora, «sono in qualche modo come i canarini nelle miniere di carbone», il campanello d’allarme che avverte: se non si agisce adesso poi sarà troppo tardi. Ma «non abbiamo fatto abbastanza e le nostre isole sono minacciate più che mai» ha aggiunto dicendosi poi orgoglioso che l’amministrazione americana ed il presidente Joe Biden stiano dando alla questione «l’attenzione che merita», impegnandosi con tre miliardi di dollari per sostenere i Paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Il governo degli Stati Uniti è di nuovo impegnato e pronto ad assumere un ruolo di leadership, dopo lo stop del suo successore Donald Trump, che ha deciso di ritirarsi unilateralmente dall’accordo di Parigi nel suo primo anno di mandato.

Motto hawaiano: «Uniti per andare avanti»

«Tutti noi abbiamo una parte da giocare – ha continuato l’ex presidente americano – tutti noi abbiamo un lavoro da fare, sacrifici da fare, ma quelli di noi che vivono nelle grandi nazioni ricche hanno un onere aggiuntivo per assicurare che stiamo lavorando e assistendo quelli che sono meno responsabili e meno in grado ma più vulnerabili a questa crisi». Quindi, Obama ha concluso il suo intervento con un proverbio delle Hawaii: “Uniti per andare avanti”.

Vanessa contro Barack

«Signor Obama, avevo tredici anni quando lei ha promesso un finanziamento di 100 miliardi di dollari per la tutela del clima. Gli Stati Uniti hanno infranto quella promessa, che costerà delle vite in Africa. Il Paese più ricco del mondo non sta facendo abbastanza in termini di fondi stanziati. Vogliamo i fatti». Sono le parole con cui l’attivista 24enne Vanessa Nakate, paladina ugandese della lotta contro il cambiamento climatico in Africa, ha attaccato su Twitter l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il suo discorso alla Cop26,  accusandolo di aver fatto solo «bla bla bla» in 12 anni.
Nakate ha allegato al suo messaggio un video risalente alla Cop15 di Copenaghen nel 2009, in cui Obama promise un sostanzioso intervento per salvare il clima, invitando l’ex presidente ad agire con l’hashtag #ShowUsTheMoney.

 

 

8 Novembre 2021
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