Cop26: dalla Banca Mondiale 25 miliardi l’anno

La Banca Mondiale si è impegnata a stanziare in media 25 miliardi di dollari all’anno in finanza per il clima fino al 2025 tramite il suo Climate Action Plan, attraverso «progetti e programmi di grande impatto che riducono le emissioni di gas serra, promuovono l’adattamento, riducono la povertà e la disuguaglianza». L’annuncio arriva alla Cop26 di Glasgow: «Affrontare il cambiamento climatico è urgente e il nostro approccio traduce l’ambizione in azione».
Marce di protesta in molti Paesi contro la Cop26
Lo scorso primo dicembre, alla conferenza sul clima il premier Mario Draghi (ex direttore esecutivo della Banca Mondiale) aveva bacchettato l’istituto dicendo che “oggi fa molto poco sul clima”. Ieri proprio in occasione della Giornata globale per la giustizia climatica decine di migliaia di persone, secondo gli organizzatori, hanno sfidato la pioggia nella città scozzese. Fuori dalla Cop26 di Glasgow indigeni, attivisti, giovani e ambientalisti denunciano le responsabilità e l’immobilismo dei leader mondiali nella lotta al riscaldamento globale: un immobilismo che si riassume nell’espressione «bla bla bla» coniata da Greta Thunberg. Invece per l’inviato Usa per il Clima, John Kerry, alla Cop26 si stanno compiendo «veri progressi». Marce per il clima anche a Londra e in altre città della Gran Bretagna e dell’Irlanda. Manifestazioni di protesta si sono svolte anche in altri paesi: in Corea del Sud, Indonesia, Olanda, Francia e Belgio.
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