vita extraterrestre
11:50 pm, 7 Novembre 21 calendario

“Bisogna prepararsi a un annuncio sulla vita extraterrestre”

Di: Redazione Metronews
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“La nostra generazione potrebbe realisticamente essere quella che scoprirà prove di vita oltre la Terra”. Un qualcosa dal quale deriva “responsabilità”. Insomma, potremmo a breve fare i conti con una risposta possibile alla domanda chiave: “Siamo soli nell’universo?”. E poi: come comunicare la eventuale vita extraterrestre? Almeno è questo il senso di un appello che alcuni scienziati della Nasa hanno lanciato alla comunità scientifica per individuare un contesto adeguato quanto ai “risultati relativi alla ricerca della vita”.

A porsi il problema è per esempio James L. Green, capo scienziato alla Nasa da maggio 2018. E, prima ancora, da agosto 2006 ad aprile 2018, Direttore della Divisione di Scienze Planetarie della Nasa. Uno sotto la guida del quale sono state eseguite con successo diverse missioni, tra cui la navicella spaziale New Horizons che sorvola Plutone, la navicella spaziale Messenger su Mercurio, la navicella spaziale Juno su Giove, la navicella spaziale Graal sulla Luna, la navicella spaziale Dawn su Vesta e Cerere e l’atterraggio del rover Curiosity su Marte solo per citarne alcuni.

Come comunicare la vita extraterrestre

Dunque il documento, intitolato “Call for a framework for reporting evidence for life after Earth”, è stato pubblicato nientemeno che sulla rivista Nature e offre un esempio di scala su come valutare i risultati scientifici. La scala campionaria è intesa come punto di partenza per la discussione e si basa su decenni di esperienza nel campo dell’astrobiologia. Gli autori prevedono una scala di Confidence of Life Detection  che guidi non solo gli scienziati, ma anche i giornalisti che comunicano i risultati scientifici al pubblico.

La scala e i 7 livelli

La scala contiene 7 livelli, che riflettono una tortuosa e complicata scala di gradini che porterebbe gli scienziati a dichiarare di aver trovato la vita oltre la Terra. Come analogia, Green e colleghi indicano la scala Technology Readiness Level, un sistema utilizzato all’interno della Nasa per valutare quanto sia pronta a volare una navicella spaziale o una tecnologia.

Vita e universo

“La grandezza della domanda se siamo soli nell’Universo, e l’interesse pubblico in esso, apre la possibilità che i risultati” possano implicare “più di quanto supportano le osservazioni, o di quanto gli osservatori intendano”. Essenziale dunque, spiegano gli scienziati, “aprire un dialogo comunitario su come trasmettere informazioni in un argomento che è vario, complicato e ha un alto potenziale di sensazionalismo”. Stabilire quindi best practices per “comunicare sul rilevamento della vita” sarebbe utile a stabilire “aspettative ragionevoli”  costruendo la fiducia del pubblico e “chiarendo che le false partenze e i vicoli ciechi sono previsti”, e sono anche “parte potenzialmente produttiva del processo scientifico”.

 

7 Novembre 2021
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