Karin Ann a Roma per girare un video

Karin Ann, la giovane cantante slovacca, idolo della Generazione Z dell’Est Europa e promotrice dei diritti umani e Lgbt, arriva in Italia. Lo fa per registrare il suo nuovo videoclip col regista Simone Bozzelli, vincitore della Settimana Internazionale della Critica a Venezia 2020 con il corto J’ador e regista di fiducia dei Maneskin. Karin si appresta a realizzare con lui un nuovo video per Wère friends, right?
Karin Ann scoperta dell’anno a Praga
La 19enne è divenuta celebre per aver vinto la categoria “Scoperta dell’anno” allo Zebrik Awards a Praga. La cantante descrive la sua musica come “trap alternativa” e tocca nei suoi testi un’ampia gamma di temi, alcuni dei quali scomodi per la Slovacchia conservatrice. Tra questi la parità di genere, la tossicità di certi amori e la salute mentale. Ann per la sua straordinaria voce è stata paragonata a Billie Eilish. Alcuni dei suoi singoli più popolari sono Midnight calls, Reflection, I yearn for agony e 3AM. Inoltre è da sempre grande amante della musica, ha scritto la sua prima canzone a soli 14 anni. Ha continuato a lavorare alle sue creazioni finché il produttore Tomi Popovi non l’ha notata. Paladina dei diritti umani e Lgbt, a luglio, ha portato la celebre canzone Babyboy in onda sulla tv nazionale polacca sollecitando la difesa dei diritti Lgbtq. Durante l’esibizione ha tirato fuori dalla tasca una bandiera arcobaleno e l’ha mostrata alle telecamere.
Lo sbarco a New York
Karin Ann è stata la prima slovacca ad apparire sul Billboard di Times Square a New York per la promozione del suo singolo “In company”. Il New York Times l’ha descritta come la voce della Generazione Z nella Repubblica Ceca e in Slovacchia. Il suo ultimo singolo è stato inserito nella playlist Equal Global di Spotify insieme ad altrettante notissime artiste internazionali. “Sono contenta – dice lei – che la mia musica possa raggiungere altre persone in questo modo e che possa aiutarle a identificarsi con ciò che canto”.
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