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5:07 pm, 4 Novembre 21 calendario
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Covid, allarme Oms: Europa verso 500mila morti entro febbraio

Di: Redazione Metronews
Tedros Adhanom Ghebreyesus Direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità
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I tassi di ricovero in ospedale per Covid-19 nei 53 Paesi della regione europea sono più che raddoppiati nell’ultima settimana, se la traiettoria continuerà entro febbraio potrebbero morire altre 500mila persone. Lo ha dichiarato il responsabile per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Hans Kluge. Secondo l’agenzia, la regione ha registrato quasi 1,8 milioni di nuovi contagi settimanali, con un aumento di circa il 6% rispetto alla settimana precedente e 24mila decessi settimanali per Covid-19, con un aumento del 12%. Kluge ha dichiarato che i Paesi della regione sono in “varie fasi di introduzione della vaccinazione”, mentre in tutta la regione una media del 47% delle persone è completamente vaccinata.

Solo otto Paesi contano il 70% della loro popolazione completamente vaccinata. “Dobbiamo cambiare le nostre tattiche, dalla reazione agli aumenti di casi all’impedire del tutto che si verifichino”, ha affermato Kluge. L’Oms ha riferito ieri che i casi sono aumentati per la quinta settimana consecutiva, unica regione dove la malattia continua a crescere.

Record di morti di covid in Russia

La Russia ha registrato un nuovo record per decessi,  con 1.195 persone morte in 24 ore (più delle 1.189 del giorno precedente). Lo ha fatto sapere la task force nazionale sulla pandemia, riferendo che i nuovi contagi sono stati 40.217, in calo dai 40.993 del 31 ottobre. Il Paese sta tentando di contrastare l’aumento di infezioni, anche con nuove restrizioni. Dalla fine di settembre, la Russia ha registrato nuovi picchi di infezioni e decessi quasi ogni giorno. Meno del 35% della popolazione russa è stato completamente vaccinato contro il Covid-19. In totale, secondo le autorità i casi confermati di contagio sono oltre 8,6 milioni, i decessi oltre 243mila. La Russia è oggi al sesto giorno di un periodo di stop dal lavoro, deciso dal governo per limitare la diffusione del virus (dal 30 ottobre al 7 novembre).

In Germania 194 persone morte nelle ultime 24 ore

La Germania conta 194 persone morte in un giorno per Covid19, mentre i nuovi contagi balzano oltre 20mila. I dati preoccupano Berlino, tanto da spingere il ministro della Salute Jens Spahn a parlare di “pandemia dei non vaccinati” e da far pronosticare nuove restrizioni per chi non sia immunizzato. La cancelliera Angela Merkel, secondo il portavoce Steffen Seibert, ritiene “molto preoccupanti” i dati e l’aumento del tasso di occupazione dei letti negli ospedali.

Ema: quadro molto preoccupante

Anche l’Agenzia Europea del farmaco esprime la sua preoccupazione. La quarta ondata di Covid-19 allarma l’Europa. “La situazione epidemiologica ora è molto preoccupante”, conferma Fergus Sweeney, responsabile Studi clinici e Produzione dell’Agenzia europea del farmaco Ema, rispondendo ai giornalisti nel corso del periodico aggiornamento per la stampa. “Entriamo nell’inverno con aumenti dei tassi di contagi e ricoveri, e vediamo anche un aumento degli esiti letali”, dei decessi, sottolinea l’esperto.

“Questo enfatizza un punto molto importante”, ossia “la necessità che tutti si vaccinino e che chi ha avuto la prima dose faccia anche la seconda. E’ davvero importante che tutti si vaccinino, perché non saremo tutti protetti finché ciascuno di noi sarà protetto”, ammonisce Sweeney. “Vediamo che i governi nazionali stanno reintroducendo misure come il distanziamento sociale e le mascherine – aggiunge – Dobbiamo seguire tutte queste precauzioni, in modo da proteggere gli altri e noi stessi”.

“Vediamo che la situazione epidemiologica in Europa sta diventando sempre più complicata, con un nuovo aumento di casi” di Covid-19, è la preoccupazione espressa da Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici anti-Covid dell’Agenzia europea del farmaco Ema. Alla luce dell’andamento della pandemia in Ue, aggiunge, “vogliamo ribadire il nostro messaggio sull’importanza che le persone si vaccinino o completino il ciclo vaccinale prima possibile”.

 “La maggior parte degli Stati membri” dell’Ue “ha iniziato a somministrare dosi booster” di vaccino anti-Covid “alle persone più a rischio di infezione e trasmissione del coronavirus” Sars-CoV-2. “Il prossimo passo potrebbe essere l’estensione delle dosi di richiamo alla popolazione generale” dice Cavaleri.

4 Novembre 2021
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