Nelson Freire addio: se ne va il gigante del pianoforte
Addio Nelson Freire! Il musicista brasiliano, uno dei pianisti più importanti della sua generazione, che ha esplorato il repertorio classico con una visione più profonda rinnovando le sue interpretazioni con forza creativa, è morto a Rio de Janeiro nella notte tra domenica 31 e lunedì 1 novembre. Aveva 77 anni. La notizia della scomparsa è stata pubblicata da diversi media brasiliani.
Nelson Freire enfant prodige del pianoforte
Nato a Boa Esperança, una piccola città all’interno dello stato di Minas Gerais, il 18 ottobre 1944, Freire si era avvicinato allo studio del pianoforte a soli tre anni. Due anni dopo eseguì il suo primo concerto con la Sonata in la maggiore KV 331 di Mozart. A Vienna, dove ha proseguito gli studi entrò in contatto con alcuni dei più grandi talenti musicali dei nostri tempi, instaurando un rapporto preferenziale con Martha Argerich. “Mostro sacro” del piano, la carriera internazionale cominciò nel 1959, diventando in breve tempo universalmente acclamato. Da allora è stato invitato a suonare nei maggiori teatri del mondo, con le orchestre più prestigiose e i più famosi direttori d’orchestra.
Diretto dai più grandi maestri
Freire ha suonato sotto la direzione di Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Seiji Osawa, Pierre Boulez. E ancora: Riccardo Chailly, Charles Dutoit, Eugen Jochum, André Previn, Lorin Maazel, Rudolf Kempe, Rafael Kubelik, David Zinman, Kurt Masur e Colin Davis. Si è esibito con la Filarmonica di Berlino, Londra, New York e Israele. Nonché con il Concertgebouw di Amsterdam, il Gewandhaus di Lipsia e le orchestre di Monaco, Parigi, Tokyo, San Pietroburgo, Vienna, Boston, Philadelphia, Cleveland, Los Angeles, Chicago e Montreal.
Pioggia di premi
Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti l’Edison Award per la registrazione dei 24 Preludi di Frédéric Chopin. Fu premiato per le sue registrazioni con il Diapason d’Or, il Grand Prix du Disque. E, ancora, con la Victoire d’Honneur, l’Edison Award, il Gramophone Award e il Grammy Latino per “Nelson Freire Brasileiro” (2013).
A 12 anni Freire, finalista al primo Concorso pianistico internazionale di Rio de Janeiro, ottenne una sovvenzione dal presidente brasiliano Juscelino Kubitschek per poter studiare a Vienna con Bruno Seidlhofer. A 19 anni fu insignito della medaglia Dinu Lipatti a Londra.
Nelson Freire Leone della tastiera
Successivamente vinse il primo premio al Concorso internazionale Vianna da Motta di Lisbona. A 23 anni il suo debutto a Londra fece scalpore e The Times lo definì “il giovane leone della tastiera”. A 24 anni, dopo la sua esibizione con la New York Philharmonic per il suo debutto a New York, viene definito dal Time Magazine come “uno dei pianisti più eccitanti di questa o di qualunque epoca”.
Nel 2000 Freire aveva firmato un contratto con la Decca. Per questa ha registrato, fra l’altro, i due Concerti di Brahms con il Gewandhaus di Lipsia diretto da Riccardo Chailly, e le Sonate di Beethoven.
© RIPRODUZIONE RISERVATA