Glasgow
3:52 pm, 1 Novembre 21 calendario

Draghi: la Cop26 deve andare molto oltre il G20

Di: Redazione Metronews
Draghi: la Cop26 deve andare molto oltre il G20
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Draghi: la Cop26 deve andare molto oltre il G20. «Al vertice dello scorso fine settimana a Roma – ha detto il premier italiano nel suo intervento a Glasgow – gli Stati membri del G20 hanno concordato che dobbiamo limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi e si sono impegnati a raggiungere emissioni nette pari a zero entro la metà del secolo. Qui a Glasgow dobbiamo fare di più, dobbiamo accelerare il nostro impegno per contenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1,5 gradi. Dobbiamo basarci sull’accordo del G20 e agire in modo più rapido e deciso. La Cop26 deve essere l’inizio di una campagna permanente contro il cambiamento climatico. E i nostri giovani devono essere al centro di questo processo. Intendiamo trasformare l’evento “Youth 4 Climate” che abbiamo tenuto a Milano in un appuntamento fisso di tutte le Cop».

Draghi: la Cop26 deve andare molto oltre il G20

Le generazioni future ci giudicheranno per ciò che otteniamo o che non riusciamo a raggiungere. Dobbiamo coinvolgerli, ascoltarli e, soprattutto, imparare da loro – ha proseguito Mario Draghi – negli ultimi anni, i giovani ci hanno reso un servizio portando il tema del clima al centro del nostro dibattito politico. I giovani sono stati al centro del Vertice Pre-Cop di Milano. A Glasgow, noi dobbiamo renderli orgogliosi». Il presidente del Consiglio italiano ha poi ricordato nel suo intervento che «il cambiamento climatico ha anche gravi ripercussioni sulla pace e la sicurezza globali. Può esaurire le risorse naturali e aggravare le tensioni sociali. Può portare a nuovi flussi migratori e contribuire al terrorismo e alla criminalità organizzata. Il cambiamento climatico può dividerci». Per questo «dobbiamo rafforzare i nostri sforzi nel campo dei finanziamenti per il clima. Dobbiamo far lavorare insieme il settore pubblico e quello privato, in modi nuovi. I soldi ci sono e non sono un problema: parliamo di decine di migliaia di miliardi di dollari. Ma ora dobbiamo utilizzarli. Ora dobbiamo trovare modi intelligenti per spenderli, e spenderli velocemente».

Il principe Carlo: il tempo è esaurito

Il tempo è «praticamente esaurito, ma sappiamo cosa fare: occorre affrontare il cambiamento climatico e i Paesi devono unirsi per fare quanto necessario per la trasformazione energetica, e fare attenzione perchè il costo dell’inazione è di gran lunga superiore al costo di agire in maniera preventiva. Gli occhi e le speranze del mondo sono su di voi». Lo ha detto principe Carlo, noto ambientalista, in apertura della Cop26 a Glasgow. «L’orologio dell’Apocalisse ticchetta sempre più forte e segna un minuto a mezzanotte – ha messo in guardia il primo ministro britannico, Boris Johnson – quando scatterà la fine della vita umana su questo pianeta come la conosciamo». «Questo orologio ticchetta al ritmo di milioni di macchine e automobili che pompano nell’aria anidride carbonica a ritmo sempre più vertiginoso – ha aggiunto Johnson – il riscaldamento globale procede in modo sempre più veloce e repentino e questo fenomeno è interamente generato dall’uomo, come ci hanno mostrato gli scienziati. Abbiamo le tecnologie per disinnescare questo orologio e abbiamo i fondi, in questa stanza potremmo stanziare centinaia di miliardi di dollari ma il mercato ne ha centinaia di trilioni».

Guterres: fallire sarebbe una sentenza di morte

«Servono impegni globali da tradurre in azioni globali, dobbiamo dedicarci a questo impegno straordinario mentre miliardi di occhi ci guardano in modo sempre più nervosi e disincantati – ha proseguito il primo ministro britannico – non possiamo deluderli e Glasgow deve passare alla storia come il momento in cui abbiamo iniziato a disinnescare l’orologio, in cui abbiamo cambiato rotta in modo irrevocabile e cominciato a combattere. Abbiamo la creatività, l’immaginazione e la buona volontà per farlo. Le promesse dei leader mondiali non devono restare bla bla bla: l’impazienza del mondo diventerà ingestibile, se non facciamo le cose sul serio. A giudicarci saranno bambini che non sono ancora nati». «Fallire non è un’opzione – ha messo in chiaro il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres – fallire sarebbe una sentenza di morte. Dobbiamo salvare l’umanità e smettere di scavare le nostre stesse tombe. Basta brutalizzare la biodiversità. Basta ucciderci con il carbonio. Basta trattare la natura come un gabinetto».

1 Novembre 2021
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