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12:57 am, 30 Ottobre 21 calendario

Tempesta geomagnetica dopo il brillamento, la Terra rischia

Di: Redazione Metronews
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Potrebbe verificarsi oggi una tempesta geomagnetica sulla Terra, determinata dal brillamento solare osservato dai satelliti. “Un intenso flusso di particelle energetiche – afferma l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) – si sta dirigendo verso la Terra. La strumentazione a bordo dei satelliti che studiano il Sole le cui immagini ha registrato una velocità del vento solare superiore ai 1260 km/s. Impiegheranno più di due giorni per raggiungere la Terra. L’arrivo delle particelle sulla magnetosfera potrebbe provocare una forte tempesta geomagnetica il 30 ottobre”. “Uno degli effetti di queste tempeste – spiega l’Ingv –  è quello di innescare aurore a occhio nudo fino a latitudini 50° geomagnetiche. Tempeste minori potrebbero persistere per Halloween”.

Brillamento e tempesta geomagnetica

Il brillamento osservato sulla superficie solare, e fotografato anche dalla Nasa, è di classe X1, il più potente, esploso nel corso della tempesta che sta interessando la stella. Il brillamento consiste in una liberazione di energia nella forma di una radiazione elettromagnetica e di particelle energetiche. La macchia solare da cui proveniva il brillamento è chiamata AR2887, è al centro del Sole e rivolta verso la Terra. Si è verificata l’espulsione di massa coronale (Cme, dal termine inglese Coronal Mass Ejection), da cui potrebbe generarsi una tempesta geomagnetica.     Dopo aver lasciato il Sole, spiega in un articolo pubblicato in passato l’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf), il gas espulso in una Cme (ovvero il plasma) “si propaga nello spazio interplanetario sospinto dal vento solare, un flusso costante di particelle che ha origine dalla nostra stella e permea l’intero sistema solare, trasportando con sé anche una parte del campo magnetico originario”. “Queste vere e proprie nuvole magnetiche di gas ionizzato – prosegue l’articolo – possono in alcuni casi raggiungere la Terra dopo pochi giorni e interagire con il campo magnetico terrestre, immettendo nell’atmosfera fasci di particelle energetiche che possono a loro volta dar luogo agli affascinanti fenomeni delle aurore polari; nei casi più gravi possono causare una tempesta geomagnetica in grado di compromettere satelliti e navicelle spaziali o di interferire con le comunicazioni radio e le apparecchiature elettroniche“.     L’evento ha già provocato un forte blackout radio a onde corte centrato sul Sud America.

30 Ottobre 2021
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