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1:10 pm, 30 Ottobre 21 calendario

G20, Mario Draghi: “Insieme per una economia nuova”

Di: Redazione Metronews
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“Insieme, stiamo costruendo un nuovo modello economico, e tutto il mondo ne beneficerà”. Lo ha detto Mario Draghi aprendo i lavori del G20 a Roma. “A circa due anni dall’inizio della pandemia, possiamo finalmente guardare al futuro con più ottimismo, campagne vaccinali di successo e azioni coordinate da parte dei governi e delle banche centrali hanno permesso la ripresa dell’economia globale. Molti dei nostri Paesi hanno lanciato dei piani di ripresa per dare impulso alla crescita, ridurre le diseguaglianze, promuovere la sostenibilità.

Mario Draghi e il multilateralismo

“E’ splendido vedervi tutti qui dopo alcuni anni difficili per la comunità globale: abbiamo affrontato il protezionismo, l’unilateralismo, il nazionalismo. La pandemia ci ha tenuti distanti e lo ha fatto con tutti i nostri cittadini. Ma non dobbiamo fare errori: il multilateralismo è la migliore risposta ai problemi che affrontiamo oggi. Per molti versi, è l’unica soluzione possibile”, ha detto Mario Draghi ai leader delle più grandi economie del mondo arrivati a Roma per partecipare al summit.     “Dalla pandemia, al cambiamento climatico, a una tassazione giusta ed equa, fare tutto questo da soli, semplicemente, non è un’opzione possibile – dice il premier che invita i partner a “fare tutto ciò che possiamo per superare le nostre differenze” e a “riaccendere lo spirito che ci ha portati alla creazione e al rafforzamento di questo consesso”.   Dopo due anni dall’inizio della pandemia “possiamo finalmente guardare al futuro con più ottimismo”, è la premessa di Draghi, che sottolinea il successo della campagna vaccinale, le azioni coordinate da parte dei governi e delle banche centrali che “hanno permesso la ripresa dell’economia globale”. “Molti dei nostri Paesi hanno lanciato dei piani di ripresa per dare impulso alla crescita, ridurre le diseguaglianze, promuovere la sostenibilità.    Ma la guardia va tenuta alta, avverte il premier, “dobbiamo stare attenti alle sfide che affrontiamo collettivamente”. La pandemia non è finita, ribadisce Draghi e ci sono ancora “disparità sconvolgenti nella distribuzione globale dei vaccini”.

I poveri e la pandemia

Una disparità evidente nei numeri: nei Paesi ad alto reddito, oltre il 70% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre nei Paesi più poveri, questa percentuale crolla a circa il 3%. “Queste differenze sono moralmente inaccettabili, e minano la ripresa globale”, aggiunge il premier.
“Siamo molto vicini a raggiungere l’obiettivo posto dall’Oms di vaccinare il 40% della popolazione globale entro la fine del 2021. Ora dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per raggiungere il 70% entro la metà del 2022” e “dobbiamo anche continuare a investire in ricerca, eliminare le barriere commerciali che riguardano i vaccini anti Covid, e migliorare la prevedibilità nella loro consegna”. Draghi ribadisce il suo invito ai grandi del mondo a “rafforzare le catene di approvvigionamento globali, aumentando al contempo la capacità produttiva a livello locale e regionale”.     “Come Presidenza del G20, l’Italia ha lavorato per promuovere una ripresa più equa – continua Draghi – il Global Health Summit di Roma ha visto Paesi e aziende impegnarsi generosamente per fornire vaccini ai Paesi più poveri: dobbiamo essere sicuri di onorare le promesse. Abbiamo raggiunto un accordo storico per un sistema di tassazione internazionale più equo ed efficace. Abbiamo supervisionato l’allocazione di 650 miliardi di dollari come nuovi Diritti Speciali di Prelievo e abbiamo promosso la possibilità di redistribuirli ai Paesi che ne hanno più bisogno. Questi risultati ci ricordano con forza i risultati che possiamo raggiungere insieme. Ci devono incoraggiare ad essere altrettanto ambiziosi in tutte gli ambiti in cui lavoriamo insieme”, conclude.

Per conseguire pienamente l’obiettivo di una vera ed equa ripresa, tutti i leader hanno sostenuto che è necessario abbattere le diseguaglianze fra Paesi ad alto e basso reddito nella disponibilità e nella distribuzione dei vaccini, fanno sapere fonti italiane riferendo delle discussioni tra i leader durante la prima sessione dei lavori del G20.    L’obiettivo posto dall’Oms prevede di vaccinare almeno il 40% della popolazione globale entro il 2021 e almeno il 70% della popolazione globale entro il 2022. L’obiettivo è stato annunciato dal Presidente Draghi nel suo discorso introduttivo ed è stato condiviso da tutti i leader, aggiungono le stesse fonti. Oltre a donare dosi ai Paesi a basso reddito, molti leader del G20 hanno sottolineato come sia necessario aumentare la capacità produttiva e il trasferimento tecnologico in zone come l’Africa, anche per aumentare la capacità di risposta ad eventuali emergenze sanitarie future. Lo riferiscono fonti italiane a margine dei lavori della prima sessione del summit. Rilanciando i Principi adottati con la Dichiarazione di Roma in occasione del Global Health Summit, la Presidenza italiana ha proposto un rafforzamento della governance globale della salute per supplire all’insufficiente coordinamento tra le autorità sanitarie e finanziarie evidenziato dalla pandemia, aggiungono le stesse fonti.

La foto con i medici e gli omaggi delle istituzioni

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, elogia l’omaggio reso agli operatori sanitari al G20 di Roma che hanno preso parte alla foto di famiglia prima dell’inizio dei lavori. “Uno dei più importanti G20 degli ultimi anni inizia con un omaggio a tutti gli operatori sanitari che hanno salvato e continuano a salvare vite”, scrive Michel in tweet. “Abbiamo una responsabilità particolare nel dare forma al mondo post-Covid e coordinare l’azione sulle principali sfide che seguiranno”, aggiunge.  “Rendiamo omaggio agli operatori sanitari e i lavoratori in prima linea per il loro duro lavoro, la dedizione e il sacrificio durante la pandemia. Il mondo è grato”, scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

30 Ottobre 2021
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