Mostre Roma
2:38 pm, 26 Ottobre 21 calendario

L’arte e la vita di Gustav Klimt tornano a Roma

Di: Redazione Metronews
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MOSTRE La vita e l’arte di uno dei più grandi maestri e fondatori della Secessione viennese, Gustav Klimt, sarà da domani al 27 marzo 2022 al Museo di Roma a Palazzo Braschi. Con Gustav Klimt. La Secessione e l’Italia l’artista austriaco torna Roma, dove 110 anni fa, dopo aver partecipato con una sala personale alla Biennale di Venezia del 1910, fu premiato all’Esposizione Internazionale dʼArte del 1911.

La mostra ripercorre le tappe dell’intera parabola artistica di Klimt, ne sottolinea il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e – per la prima volta – indaga sul suo rapporto con l’Italia, narrando dei suoi viaggi e dei suoi successi espositivi.

Klimt e gli artisti della sua cerchia sono rappresentati da oltre 200 opere tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture, prestati eccezionalmente dal Museo Belvedere di Vienna e dalla Klimt Foundation, tra i più importanti musei al mondo a custodire l’eredità artistica klimtiana, e da collezioni pubbliche e private come la Neue Galerie Graz.

Le opere in mostra

La mostra propone al pubblico opere iconiche di Klimt come la famosissima Giuditta I(1901), Signora in bianco (1917-18), Amiche I (Le Sorelle) (1907) e Amalie Zuckerkandl (1917-18). Sono stati anche concessi prestiti del tutto eccezionali, come La sposa (1917-18), che per la prima volta lascia la Klimt Foundation, e Ritratto di Signora (1916-17), trafugato dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato nel 2019.

Fanno da cornice a questi grandi lavori del maestro austriaco e contribuiscono al racconto del periodo della Secessione viennese, anche dipinti e sculture del Museo Belvedere, firmati da altri artisti, fra i quali Josef Hoffmann, Koloman Moser, Carl Moll, Johann Victor Krämer, Josef Maria Auchentaller, Wilhelm List, Franz von Matsch.

I viaggi in Italia di Klimt

Cartoline autografe documentano i viaggi in Italia di Klimt, che visitò Trieste, Venezia, Firenze, Pisa, Ravenna – dove si appassionò ai mosaici bizantini –, Roma e il lago di Garda, cui si ispirarono alcuni suoi paesaggi. Questi viaggi furono importanti per l’evolversi della sua ricerca creativa e ne accrebbero l’influsso sugli artisti italiani. Per questo al Museo di Roma a Palazzo Braschi le opere di Klimt saranno messe a confronto con quelle di artisti italiani come Galileo Chini, Giovanni Prini, Enrico Lionne, Camillo Innocenti, Arturo Noci, Ercole Drei, Vittorio Zecchin e Felice Casorati che – recependo la portata innovativa del linguaggio klimtiano molto più dei pittori viennesi del loro tempo – daranno vita con diverse sensibilità e declinazioni alle esposizioni di Ca’ Pesaro e della Secessione romana.

Le opere “ricostruite”

Grandi capolavori ma non solo. Al Museo di Roma, infatti, grazie alla collaborazione tra Google Arts &Culture Lab Team – nuova piattaforma di Google dedicata all’approfondimento delle arti -e  il Belvedere di Vienna, tornano in vita tre celebri dipinti conosciuti come Quadri delle Facoltà La Medicina, La Giurisprudenza e La Filosofia -, allegorie realizzate da Klimt tra il 1899 e il 1907 per il soffitto dell’Aula Magna dell’Università di Vienna e rifiutate da quest’ultima perché ritenute scandalose.

Ciò che rimane di queste opere andate perdute nel 1945 durante un incendio scoppiato al castello di Immendorf in Austria, sono solo alcune immagini fotografiche in bianco e nero e articoli di giornale. La sfida di Google Arts & Culture è stata quindi di ricostruire digitalmente i pannelli a colori, attraverso il Machine Learning (un sottoinsieme dell’Intelligenza Artificiale) e con la consulenza di Franz Smola, curatore della mostra e tra i maggiori esperti di Klimt al mondo.

Il percorso espositivo della mostra su Klimt

Il percorso espositivo si divide in quattordici sezioni: Vienna. 1900, Prime opere. La compagnia di artisti Künstler-compagnie 1897. La fondazione della Secessione Viennese, Design nel contesto della Secessione Viennese, I primi viaggi di Klimt in Italia nel 1899 e nel 1903, Giuditta. Un’opera con lo status di icona, Ritratto di Signora, I quadri delle Facoltà, Il Fregio di Beethoven, La pittura paesaggistica, Roma 1911. L’Esposizione Internazionale di Belle Arti, Alla Biennale di Venezia, Secessione 1914 e “La Sposa”. Un’opera importante degli ultimi anni.

www.museodiroma.it

www.museiincomuneroma.it

 

26 Ottobre 2021
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