Cosenza, via al processo Bergamini
Cosenza, via al processo Bergamini. Ha preso avvio oggi davanti alla Corte d’Assise di Cosenza il processo per la morte di Donato “Denis” Bergamini. Il calciatore della società rossoblu fu travolto da un camion, in circostanze rimaste finora oscure, il 18 novembre del 1989 sulla Statale 106.
Cosenza, via al processo Bergamini
Sul banco degli imputati, e presente in aula, l’ex fidanzata di Bergamini, Isabella Internò. La donna è accusata di concorso in omicidio, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Internò è stata rinviata a giudizio il 20 settembre scorso dal Gup di Castrovillari Fabio Lelio Festa che ha accolto la richiesta del pm Luca Primicerio.
Travolto da un autocarro
Bergamini venne travolto da un autocarro guidato da Raffale Pisano. L’uomo fu poi assolto dall’accusa di omicidio colposo nel momento in cui la morte del calciatore fu archiviata come suicidio (l’ipotesi è che Bergamini si gettò sotto il camion dopo aver litigato con la fidanzata). Tesi, quella del suicidio, mai accettata dalla famiglia del calciatore (rappresentata dall’avvocato Fabio Anselmo, stesso difensore della famiglia Cicchi).
La famiglia da sempre sostiene che Bergamini venne invece ucciso dalla fidanzata in concorso con persone la cui identità è rimasta finora ignota. Nell’udienza di oggi, il presidente della Corte d’Assise, Paola Lucente, dopo aver rigettato la richiesta della difesa di annullare il procedimento, ha fissato la ripresa del processo per il prossimo 25 novembre. A sfilare davanti alla Corte saranno 200 testimoni.
Il calciatore del Cosenza, squadra che allora come oggi militava in Serie B, era uno dei beniamini dei tifosi rossoblù. Per motivi che restano ancora da chiarire, ci fu un incontro tra il giovane atleta e la sua ex fidanzata. Lei aveva 19 anni, lui neanche 27. Fra loro un rapporto sicuramente travagliato, scandito da abbandoni e ripensamenti e anche da un aborto praticato a Londra dalla giovane.
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