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1:08 pm, 25 Ottobre 21 calendario
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Cina, lockdown nel Nord e Pechino blindata in vista delle Olimpiadi

Di: Redazione Metronews
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La Cina teme un peggioramento della situazione dei contagi da Covid-19, rilevati in almeno undici province cinesi negli ultimi giorni, che ha costretto a rinviare le maratone di Wuhan e Pechino, a cui era prevista la partecipazione, complessivamente, di oltre 55mila persone. L’aumento dei casi degli ultimi giorni, pur su livelli sempre bassissimi rispetto a quelli registrati in molti altri Paesi, ha messo in allarme le autorità sanitarie, che mantengono una rigida politica di «contagi zero», soprattutto a poco più di cento giorni dall’inizio delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. Oltre 130 contagi sono stati identificati in Cina dall’inizio dell’attuale ondata, il 17 ottobre scorso, molti dei quali collegati agli spostamenti dei turisti interni, ha annunciato ieri il portavoce della Commissione Nazionale per la Sanità, Mi Feng: a questi si aggiungono i 39 casi segnalati nell’ultimo aggiornamento della Commissione Nazionale per la Sanità. Il portavoce ha chiesto alle aree colpite di adottare misure di «emergenza» per il rischio di un aumento della diffusione, che potrebbe risentire anche di «fattori stagionali».

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In Cina via ai vaccini dai 3 anni

In alcune zone della Paese il vaccino anti-Covid sarà somministrato anche ai bambini di età compresa fra 3 e 11 anni: lo riporta l’Associated Press spiegando che negli ultimi giorni, in almeno cinque province del Paese, sono stati emessi avvisi con i quali è stato annunciato che sarà richiesta la vaccinazione per i bambini dai 3 agli 11 anni.

Pechino rialza le barricate

Per contrastare la diffusione del virus, la capitale cinese ha innalzato le restrizioni all’ingresso. Chiunque entri a Pechino da aree dove si sono verificati contagi dovrà fornire i risultati di un tampone effettuato non più di due giorni prima della partenza, ha annunciato Pan Xuhong, portavoce dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza della capitale cinese. Fino a ieri, Pechino contava quindici casi di contagio a cui se ne sono aggiunti altri due nell’aggiornamento odierno delle autorità sanitarie nazionali, e altri due (uno accertato e uno asintomatico) che sono stati annunciati nel pomeriggio di oggi dalla vice direttrice del locale Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, Pang Xinghuo.

Situazione preoccupante al Nord

La situazione più preoccupante riguarda il distretto settentrionale di Changping: le autorità locali hanno annunciato oggi «un’indagine completa» sui casi confermati e sui loro contatti per interrompere le vie di trasmissione del virus. Secondo le ultime statistiche, circa il 75% della popolazione cinese è completamente vaccinata contro il Covid-19. Le dosi di vaccino somministrate hanno tagliato a fine agosto il traguardo dei due miliardi, e sono oggi a quota 2,24 miliardi. L’obiettivo è di avere oltre l’80% degli 1,4 miliardi di cinesi completamente vaccinati entro la fine dell’anno, ma nonostante il ritmo elevato delle somministrazioni, il governo mantiene ferree regole contro la diffusione del Covid-19 e punisce i funzionari locali che non si attengono alle disposizioni emesse a livello centrale.

Olimpiadi invernali solo per vaccinati

Tutti gli accreditati ai Giochi olimpici invernali di Pechino 2022, dagli atleti ai dirigenti, dagli addetti ai lavori ai media, per entrare nella ‘bollà senza sottoporsi ad una quarantena obbligatoria di 21 giorni dovranno essere completamente vaccinati almeno 14 giorni prima della partenza per la Cina. E’ quanto scritto sulla prima versione del Playbook, ovvero il primo pacchetto di regole per contenere la pandemia di Covid-19 ai Giochi della neve e del ghiaccio che scatteranno il 4 febbraio prossimo, comunicato oggi dal Comitato Olimpico Internazionale. Eccezioni potranno esserci per atleti e dirigenti ma sarà valutato caso per caso sulla base di motivi medici.

 

25 Ottobre 2021
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