Roma- Napoli
Roma-Napoli, il derby del sole, una volta veniva chiamato così, quando esisteva il gemellaggio e quando partenopei e giallorossi facevano fronte comune contro il Nord. Si interruppe esattamente 34 anni fa, domenica 25 ottobre 1987, quando il Napoli in 9 uomini contro 11 riuscì a pareggiare con Francini una gara ormai persa. Risse in campo e sugli spalti con Salvatore Bagni inviperito contro la Sud. Gestacci e fine dei giochi con Maradona e compagni che, scudetto sul petto si apprestavano a vivere anni di gloria (pochi, in verità). La storia è cambiata negli anni, i campani dopo anni di oblio sono tornati nell’elite del calcio italiano e, dopo otto giornate, sono primi in classifica a punteggio pieno. Il record è di 10 vittorie consecutive, realizzato proprio dalla Roma nella stagione 2013-2014 con Rudi Garcia in panchina. Spalletti per mille e più motivi farebbe carte false per strappare alla sua ex squadra quel primato. E ieri, in conferenza stampa, ha dato spettacolo
Le parole di Luciano Spalletti
La partita di domani:
“Domani è uno scontro diretto contro un avversario che abita il condominio più ambito d’Italia e secondo me quel condominio lì rimane integro tutto l’anno senza esclusioni prima. Tutte rimarranno agganciate alla possibilità di entrare in Champions League, che è l’obiettivo di tutte”.
La Roma:
“È la mia partita, la partita della mia vita, ma non sarà mai una partita contro un nemico ma la sfida tra due parti di me. Non c’è nessun passato da sconfiggere, ma una gara importantissima per il futuro del Napoli che dobbiamo provare a vincere. Domani sarò tutto del Napoli ma la Roma non sarà mai la mia nemica”.
Su Totti e la serie tv:
“Per Totti ho fatto delle cose che pensavo di non fare per nessun calciatore e le rifarei anche. Ho amato l’ambiente, ho amato Totti. Col pallone tra i piedi è il calciatore più forte che ho mai allenato, è tra i più grandi quest’era calcistica. Quando faranno la serie su di me dove racconterò la mia avventura a Roma la intitoleremo ‘Speramo de morì dopo”’.
Come sarà l’ accoglienza del pubblico della Roma nei suoi confronti?
“Quello dei fischi è già avvenuto, ne abbiamo già parlato. Io quei fischi non me li merito, perché so quanta passione, quanto amore, quanta ossessione ho dato alla Roma e ho messo per la Roma. Se mi fischieranno mi farò consolare dai ricordi di quegli applausi di quelle bellissime partite che abbiamo vinto giocando un calcio spettacolare con dei calciatori altrettanto magnifici, portando a casa delle vittorie e dei risultati che hanno fatto anche la storia della Roma”.
A Trigoria si respira un’aria pesante. Il ko storico contro il
Bodo Glimt in Conference League ha lasciato il segno.
Le parole di José Mourinho
Lei ha detto che il Bodo era più forte della Roma scesa in campo dal primo minuto giovedì. In quella Roma c’erano tre giocatori, Kumbulla, Diawara e Perez, pagati oltre 70 milioni di euro…
“C’è tanta gente che ride di quello che ha fatto con la Roma. I Friedkin e Tiago Pinto hanno ricevuto nelle mani tanti errori pregressi. La proprietà ha speso tanti soldi per fare fronte a tante cose che sono state fatte prima. Gente che ride e qualcuno sicuramente ride con le tasche piene di soldi. Abbiamo speso soldi per cercare di pulire, di creare condizioni per il successo di questo progetto che ha bisogno di tempo. Quando qualcuno scrive che Mourinho non è contento, sta scrivendo una bugia grande. Mourinho vuole più giocatori? Sì, come tutti gli allenatori. Mourinho vuole una rosa equilibrata con due giocatori per ruolo, con due giocatori dello stesso livello per fare turnover, per poter fare cinque cambi? Sì. Però Mourinho non è uno stronzo. Mourinho ha grande rispetto per Friedkin e per Tiago e ha deciso di accettare questo lavoro con la Roma esattamente perché capisce la situazione. Di quel risultato l’unico responsabile sono io, altri non ce ne sono. Ho deciso di far giocare una squadra che aveva un grande rischio di perdere la partita, anche se non pensavo ad un disastro così”.
Questa partita può rappresentare una svolta dal punto di vista ambientale?
“No. Una vittoria, anche per 6-1 contro il Napoli, non cancellerebbe niente. Non cancella questa sensazione che ho, questa sensazione di responsabilità e vi dico già che contro il Bodo/Glimt giocherà la stessa squadra di sempre. Abbiamo ereditato una cicatrice emozionale riguardante un record di infortuni che non ho mai visto in vita mia. E questa cicatrice mi ha spinto a far riposare alcuni calciatori e di dare a bravi ragazzi l’opportunità di giocare. Ho sbagliato, responsabilità mia e storia mia. Purtroppo rimane nella storia della Roma e nella mia storia in modo meritato”.
Si gioca domani alle 18
Appuntamento domani alle 18:00, in uno stadio Olimpico pieno. La Roma non può più permettersi di perdere, il Napoli deve vincere per rimanere primo. il Milan, impegnato stasera a Bologna potrebbe mettere la freccia.
METRO