Il grande successo di “Alice”: tutti i premi

ROMA – Grande successo per l’edizione numero 19 di Alice nella città, la sezione autonoma e parallela dedicata alle giovani generazioni della Festa del Cinema di Roma.
I numeri
“Abbiamo avuto 15mila biglietti emessi, 6mila accreditati e 23mila presenze. Circa 27mila persone ad Alice nella città”, spiega Fabia Bettini, direttrice della sezione insieme a Gianluca Giannelli.
I premi di Alice nella città
Sono stati annunciati i vincitori dell’edizione 2021 di Alice nella città, Dieci le opere in gara per il concorso Young adult, giudicate da una giuria selezionata a livello nazionale grazie alla collaborazione con Every Child Is My Child.
MIGLIOR FILM – Petite maman di Celine Sciamma vince come miglior film l’edizione 2021 di Alice nella città. “Ringrazio il festival per la selezione e aver avuto una sala piena di ragazzi – dice la regista in un videomessaggio, parlando in italiano -. Grazie per l’emozione, la sensibilità, la curiosità, l’appetito di cinema. I vostri cuori sono nel mio cuore”.
MIGLIOR REGIA – Il Premio per la miglior regia va a Belfast di Kenneth Branagh. “È così eccitante vincere questo premio. Ho ricordi bellissimi di Roma, siete sempre stati generosi con i miei film. Ringrazio il mio cast, la troupe, la Festa e gli spettatori per essere tornati a vedere il film in sala. Sono emozionato e felice per il premio”, dice Branagh. E conclude in italiano: “Arrivederci Roma”.
PREMIO CAMERA D’ORO – Tra gli altri riconoscimenti ci sono il Premio Camera d’oro Mymovies all’opera prima, che va a Softie di Samuel Theis. Una menzione speciale a Olga di Elie Grappe, film svizzero candidato agli Oscar.
Gli altri riconoscimenti
PREMIO RB CASTING – Il Premio Rb Casting destinato a giovani talenti è stato assegnato a Madalina Maria Jekal per Anima bella di Dario Albertini, unico film italiano in gara, dove c’è anche l’ultima interpretazione di Piera degli Esposti.
PREMIO RISING STAR AWARD – Il premio Rising Star va a Sophie Breyer in The Hive, film francese di Christophe Hermans che ritrae come i giovani reagiscono all’autodistruzione. Menzione speciale a Aliocha Reinert per la sua interpretazione “tour-de-force” in Softie, opera di Samuel Theis.
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