tumori
7:00 am, 22 Ottobre 21 calendario

Cancro al seno, «stop disparità nello screening»

Di: Redazione Metronews
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Cancro al seno,  stop disparità nello screening. Ogni giorno in Italia circa 150 donne ricevono una diagnosi di tumore al seno. ma grazie ai progressi della ricerca e all’impegno dei ricercatori possono affrontare questa sfida con fiducia. In via di conclusione l’ottobre rosa, il mese da sempre dedicato in Italia alla prevenzione del tumore al seno: un appuntamento importante per tutte le associazioni che si occupano di ricerca oncologica. E che ogni giorno combattono contro i numeri di una patologia che conta 55.000 nuove diagnosi l’anno e che, per il 2020, è stata mortale per circa 12.300 donne (il tumore è tuttavia meno letale rispetto al passato e la sopravvivenza netta a cinque anni dalla diagnosi è dell’87%, una delle più alte registrate in Europa).

Stop a disparità nello screening

La LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori,  per tutto il mese offre a tutte le donne visite senologiche gratuite presso i propri ambulatori aderenti sul territorio. In occasione di questo appuntamento così importante per la salute delle donne il Presidente nazionale della LILT Francesco Schittulli non ha mancato di sottolineare la precarietà di un sistema che non consente a tutte le cittadine di tutelare adeguatamente la propria salute. «La situazione che viviamo è al limite del paradosso», spiega Schittulli.

«Basti pensare che la regione dove ci si ammala di più di tumore al seno è il Friuli ma quella dove si muore di più è la Calabria, ovvero quella con minore incidenza di tutto il Paese: questa mancanza di equità è inaccettabile ed è altrettanto irragionevole che in alcune regioni gli screening di prevenzione vengano offerti a partire dai 45 anni e in altre oltre i 50, per terminare dopo i 69 anni, come se il cancro al seno bussasse alla porta solo in determinati momenti della vita e non si trattasse invece di una malattia severa che ormai colpisce tutte le fasce» e ha continuato «basta con la politica che gestisce la sanità a livello locale, occorre un piano nazionale per garantire omogeneamente a tutte le donne la corretta prevenzione e cure adeguate».  

Il Covid amplifica i problemi

Lo scenario complessivo che abbiamo di fronte e che dobbiamo superare è ancora rappresentato da alcune problematiche, amplificatesi con lo stato emergenziale sanitario da COVID-19: diagnosi precoci in donne sempre più giovani; uniformità territoriale dello screening, allargato all’ecografia; codificati periodici controlli clinico-strumentali per le donne già colpite dal cancro al seno; coinvolgimento attivo del mondo scolastico femminile (corretta informazione e insegnamento dell’autopalpazione). La “mission” della LILT contempla  anche la sensibilizzazione delle ragazze, affinché imparino ed effettuino mensilmente l’autopalpazione del proprio seno (come approccio informativo-educativo alla problematica), e la divulgazione dell’importanza della vaccinazione (anche per i ragazzi), al fine di evitare l’infezione da HPV (responsabile di patologie tumorali).  

Dal 22 ottobre lo Iulm insieme alla Lilt

L’Università IULM, in prima linea nella promozione della cultura della prevenzione, è sempre più impegnata a educare e informare gli studenti universitari sulle tematiche sanitarie di primaria importanza. Per questo, dal 22 ottobre l’Università IULM sarà di nuovo a fianco di LILT  per il progetto “Educazione alla salute”, che avrà l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sull’importanza della prevenzione contro i tumori. Visto l’esito positivo delle scorse edizioni, anche quest’anno il progetto sarà caratterizzato da una serie di iniziative tra cui: controlli medici gratuiti, convegni e seminari dedicati al tema della prevenzione tumori. Si parte con 80 visite senologiche gratuite che verranno svolte presso la Sala Visite dell’Università.  

22 Ottobre 2021 ( modificato il 20 Ottobre 2021 | 15:28 )
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