Milano
9:17 pm, 19 Ottobre 21 calendario
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Soffrire la fame alle porte di Milano. Il rapporto ActionAid

Di: Redazione Metronews
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«Ho saltato molti pasti perché preferivo che mangiassero loro, se avevo due uova le davo a loro e io non ne mangiavo». Così racconta la fame una donna di origine straniera di Baranzate, una delle 53 sconvolgenti testimonianze raccolte nel rapporto La fame non raccontata lanciato da ActionAid in collaborazione con CSV Milano che attraverso interviste fotografa la povertà alimentare a due passi dalle luci di Milano: a Corsico, Cinisello Balsamo, Baranzate, Rozzano, dove sono attive 4 associazioni territoriali di aiuto e raccolta cibo.

Un quadro aggravato dagli effetti della pandemia (il 20% ha perso il lavoro o vistio ridursi occasioni di lavoro informale) e ha il volto di donna: l’81% delle intervistate, donne che mangiano meno o peggio per supportare la famiglia. Nei comuni esaminati erano 2.024 le persone aiutate (671 famiglie) nel 2019 e sono diventate 3.957 nel 2020 (1151 famiglie) con una crescita del +95%. Ad emergere con forza è la difficoltà a far fronte al cumularsi delle spese per i beni primari, spesso il guadagno mensile della famiglia viene usato per pagare affitto e bollette (grande è lo stress per la paura di perdere la casa) e il cibo diventa quasi un bene secondario, a cui relegare un budget esiguo e facendo sparire dal menu carne e pesce.
Le famiglie straniere sono il 60% del campione.

19 Ottobre 2021
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