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11:52 am, 17 Ottobre 21 calendario

Trieste, i portuali si spaccano. Da domani possibile sgombero

Di: Redazione Metronews
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Stefano Puzzer, il leader della contestazione No Green pass al porto di Trieste, ha rassegnato le sue dimissioni dal Coordinamento dei lavoratori portuali. Lo ha annunciato in un post su Facebook. «E’ giusto che mi assuma le mie responsabilità. Una di queste è la decisione di proseguire il presidio fino al 20 ottobre. La decisione non soltanto non è stata forzata da nessuno, anzi non volevano accettarla, ma l’ho preteso». “Il presidio continua fino al 20 ottobre e non si molla”, dice ora il Coordinamento lavoratori portuali di Trieste rettificando il comunicato di ieri in cui si parlava di rientro al lavoro. Una svista comunicativa di cui si è assunto la responsabilità proprio il portavoce del Clpt Stefano Puzzer. Sarebbero solo una quindicina i portuali ancora a favore dello sciopero iniziato venerdì. Molti meno rispetto alle decine che inizialmente avevano sostenuto la battaglia guidata da Puzzer, il portavoce del sindacato Clpt che oggi si è dimesso proprio in seguito alla spaccatura interna, ma anche per le minacce subìte dai ‘durì del movimento contrario al certificato verde. In tanti suoi colleghi non hanno gradito di avere saputo solo a cose fatte della sua retromarcia consumata ieri sera nel giro di poche ore, prima con l’annuncio dell’epilogo del presidio e poi con la decisione di proseguire. Con il passare delle ore emerge in modo sempre più netto la frattura tra i No Green pass e i duri e puri del movimento che ieri hanno convinto Puzzer, anche con delle minacce, al dietrofront. «Se siamo così pochi non riusciamo a fermare il porto. Allora non ha senso, non possiamo stare senza stipendio così tanti giorni», ha spiegato un portuale a un rappresentante dei No vax che lo invitava a proseguire nella protesta «fino all’abolizione del decreto sul green pass».

Trieste, da domani possibili sgomberi

Presidi No Green Pass e No Vax  sono ancora in corso a Trieste, dove si sentivano slogan come “No Green pass” e “La gente come noi non molla mai”, ma anche a Genova e Ancona.  Davanti al molo 4 di Trieste si è tenuto un colloquio informale tra rappresentanti delle forze dell’ordine e alcuni portuali dal quale sarebbe emerso che oggi, domenica e giorno di elezioni, verrà ancora tollerata la presenza di contestatori del certificato verde davanti al varco ma da domani non più. Questo significa che questa zona del porto potrebbe essere liberata con un intervento delle forze dell’ordine. Ieri il presidente dell’autorità portuale Zeno D’Agostino aveva detto che la situazione di blocco del varco era diventata non più «tollerabile».

Giornata di tensione

Giornalisti sono stati accerchiati da decine di persone che manifestano contro il Green pass e coperti d’insulti a Trieste. Il servizio d’ordine della piazza prima svolto dai portuali è saltato e a un certo punto la situazione, secondo le forze dell’ordine presenti, è diventata “critica” e solo dopo l’intervento di alcuni portuali, tra cui l’ex portavoce del Clpt, che hanno invitato alla calma, la situazione al varco 4 del porto  sembra essere tornata tranquilla dopo momenti di tensione. “Saranno giornate calde, non cediamo alle strumentalizzazioni – è stato l’appello di Puzzer – Ci sono persone che mandano in giro notizie sbagliate. I portuali sono qua, non sono traditori, sono qui da 4 giorni. Vi chiedo sempre e comunque il rispetto per i lavoratori portuali di Trieste e per quelli di tutta Italia che ci stanno mettendo la faccia. Siamo qui per stare uniti, non per dividerci. Facciamo sì che le cose false tornino al mittente”. Per ora, aggiunge, “siamo qui fino al 20 ottobre, perché fino a quella data siamo legittimati a stare. Poi, se dovesse succedere che qualcuno venga verso di noi, sediamoci per terra in pace, non diamo adito a chi ci vuole far passare per facinorosi”.

Il ruolo del Movimento No Vax

«Vedremo come comportarci in caso di sgombero, se ci picchieranno si prenderanno la loro responsabilità», dice Ugo Rossi, neo consigliere comunale a Trieste del movimento 3 V (Vaccini Vogliamo Verità) e uno tra i leader del movimento No Vax contro il Green pass. Rossi conferma il ruolo cruciale avuto dal movimento, che ha organizzato numerose manifestazioni negli ultimi mesi, nella retromarcia di Stefano Puzzer, che aveva sancito la fine del presidio e poi ne ha decretato la ripresa, scusandosi: «Gli abbiamo parlato e fatto capire che aveva sbagliato, poi abbiamo condiviso la rettifica. Capiamo che per i portuali non è una situazione facile perchè attorno al porto ci sono interessi enormi e pressioni internazionali ma riteniamo che sia giusto andare avanti a oltranza. E tanti portuali sono ancora di questa idea.

17 Ottobre 2021
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