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5:19 pm, 14 Ottobre 21 calendario

Portuali, con sciopero si valuteranno ipotesi di reato

Di: Redazione Metronews
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«Valuterà l’Autorità giudiziaria le eventuali ipotesi di reato che si configurano» anche in relazione «alla attività pubblica che il porto di Trieste esercita e quindi valuteremo il comportamento dei manifestanti che mi auguro sia civile e che non crei ricadute sull’ordine e la sicurezza pubblica». Lo ha detto il prefetto di Trieste, Valerio Valenti, a margine di una riunione questa mattina con il presidente dell’Autorità portuale di Trieste Zeno D’Agostino.

Portuali: “Con proroga Green Pass discutiamo”

«Siamo determinati sulle nostre posizioni, ma siamo sempre disponibili a discutere con chiunque». Così Alessandro Volk, componente del direttivo del Coordinamento lavoratori portuali Trieste, alla vigilia dello sciopero in porto. Tuttavia, se il Governo dovesse posticipare l’obbligo del Green pass, Volk anticipa che «nel caso prenderemmo nota e ci adegueremmo, non avrebbe senso domani bloccare il porto. Se, ad esempio, il Governo proponesse una proroga al 30 ottobre, sarebbe una mossa intelligente da parte del Governo per prendere un pò di tempo e trovare poi una soluzione». «Crediamo che qui il Governo lanci un chiaro messaggio “siamo in dittatura” e si fa come vogliamo noi. Bene, il Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste risponde che crediamo nella Costituzione Italiana e quindi siamo convinti di essere in democrazia. Democrazia contro dittatura? La democrazia vincerà», scrive il Clptdi Trieste in merito alla circolare dal Governo che parla di illegittimità dello sciopero.

Governo: nessuna proroga in vista

Ma non è in vista nessuno slittamento, nessun rinvio: l’obbligo di Green pass sui luoghi di lavoro scatterà domani, come deciso dal governo, confermano fonti di Palazzo Chigi, escludendo che, come chiesto dai portuali di Trieste, ci sia una proroga al 30 ottobre, per prendere del tempo e convenire su nuove soluzioni. Intanto il governo ragiona sulla possibilità di intervenire nuovamente sul prezzo dei tamponi. Sono due le strade percorribili: la prima passa da una riduzione dei prezzi, escludendo tuttavia la gratuità dei test ‘stana Covid’. L’altra invece prevede un credito d’imposta che consenta alle imprese che si fanno carico del costo dei tamponi di detrarne l’onere, assieme alle spese di sanificazione sostenute. Una decisione in tal senso dovrebbe essere assunta già nelle prossime ore.

 

14 Ottobre 2021
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