green pass
4:48 pm, 14 Ottobre 21 calendario

Il governo valuta una sforbiciata del prezzo dei tamponi

Di: Redazione Metronews
condividi

Il governo valuta una sforbiciata del prezzo dei tamponi. La decisione verrà presa entro domani, quando il Consiglio dei ministri tornerà a riunirsi. E potrebbe essere assunta già nella cabina di regia che il premier Mario Draghi ha convocato per questa sera. Ovvero sforbiciare ulteriormente il prezzo dei tamponi, già calmierati il mese scorso, con una possibile parziale deduzione. Sono due le strade percorribili, a poche ore dall’entrata dell’obbligo di Green Pass in tutti i luoghi di lavoro, con controlli ai tornelli. La prima passa da una riduzione diretta dei prezzi, escludendo tuttavia la gratuità dei test. L’altra invece prevede un credito d’imposta che consenta alle imprese che si fanno carico del costo dei tamponi di detrarne l’onere, assieme alle spese di sanificazione sostenute. Palazzo Chigi ribadisce nel contempo che non vi sarà alcuno slittamento né rinvii. L’obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro scatterà come deciso (i portuali di Trieste avevano chiesto una proroga al 30 ottobre).

Il governo valuta una sforbiciata

«Sabato scorso, durante la manifestazione dei No Green Pass a Roma, ci fu una trattativa con la polizia per il corteo verso la Cgil e l’autorizzazione ci venne data». È quanto riferito dagli arrestati comparsi oggi davanti al gip nel corso dell’udienza di convalida dopo gli scontri avvenuti nella capitale con l’assalto alla sede della Cgil. L’atto istruttorio avvenuto in videoconferenza ha riguardato Giuliano Castellino, Roberto Fiore, il leader del gruppo “Io apro”, Biagio Passaro, Luigi Aronica, ex Nar, Pamela Testa e Salvatore Lubrano. «Abbiamo operato affinché le cose fossero contenute e ordinate, per agevolare la polizia, e con la polizia abbiamo trattato», hanno spiegato gli indagati. «Alla Cgil il nostro intento era quello di fare un sit-in, ma alcuni facinorosi sono sfuggiti al controllo e hanno preso il sopravvento», hanno riferito ancora gli arrestati comparsi davanti al gip. Aronica e Castellino hanno affermato, inoltre, di non essere mai entrati nella sede della Cgil; mentre Roberto Fiore ha spiegato di aver avuto accesso solo in un secondo momento quando all’interno c’era già la polizia. «Per i miei assistiti ho chiesto la scarcerazione», ha detto l’avvocato Carlo Taormina al termine dell’atto istruttorio.

14 Ottobre 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo