Inter, Correa in bilico per la sfida contro la Lazio

CALCIO – Preoccupazione in casa Inter per le notizie che arrivano dal Sudamerica. A quanto riporta la stampa argentina, Joaquin Correa ha svolto un allenamento differenziato dopo la partita di martedì con l’Uruguay. Dalle prime verifiche per l’attaccante dovrebbe trattarsi di un semplice affaticamento muscolare. Il giocatore per il momento resta con l’Argentina in attesa dell’esito di eventuali esami (al momento paiono però scongiurati) e poi si valuterà se modificare il programma. La sua presenza per la gara contro la Lazio di sabato all’Olimpico resta dunque tutta da verificare. Un altro problema per Simone Inzaghi, dunque, che già avrà le sue gatte da pelare con l’intera pattuglia dei sudamericani, trattenuti nel loro continente per le gare di qualificazione ai mondiali di Qatar 2022 fino alla fine della settimana: Sanchez e Vidal (Cile), Vecino (Uruguay) e, oltre a Correa, Lautaro Martinez (Argentina) arriveranno solo poche ore prima della sfida contro la Lazio all’Olimpico, fissata per sabato prossimo alle 18.
Inter fra questione stadio e mercato
L’Inter, Lazio a parte, sta però giocando in questi giorni parecchie “partite” importanti. Anzitutto i rinnovi: dato per scontato che quello di Lautaro si concluderà felicemente (come annunciato dall’ad Beppe Marotta), in avvicinamento quello di Barella, resta in sospeso quello di Brozovic. I rinnovi in stand-by di giocatori di altre squadre alimentano invece molte voci di mercato: l’Inter insidierebbe Insigne, Vlahovic e addirittura Kessie, il faro di centrocampo del Milan: il suo procuratore avrebbe sondato il terreno con la Beneamata per un clamoroso, possibile cambio di casacca. Difficile che si possa fare, dato che la Beneamata deve contenere le spese per gli ingaggi, ma intanto il caso è scoppiato. Quanto al possibile nuovo stadio milanese, il sindaco rieletto Beppe Sala ha ribadito che vuole incontrare presto Inter e Milan, su richiesta degli stessi club, per giungere a una stretta conclusiva. Sull’argomento è intervenuto anche il presidente del CONI, Giovanni Malagò: sullo Stadio di San Siro «devono decidere cosa fare», «l’argomento va aggredito», ha detto durante la consegna dei Collari d’Oro al merito sportivo nella cornice dell’auditorium «La Verdi» di Milano. Malagò ricorda una data e un impegno preciso: «Noi siamo attenti osservatori come Coni e in particolare come presidente di Milano-Cortina 2026, perché nel dossier è prevista cerimonia inaugurale a San Siro il 6 febbraio 2026». «Non ho nessuna preoccupazione – aggiunge – ma ho i dovere di ricordare che noi abbiamo scritto San Siro, lo sanno tutti. Dobbiamo avere un San Siro, poi quello che decideranno sta a loro. L’unica cosa che non si può fare è che ci sia un cantiere».
La Vezzali: per il derby del 7 novembre ipotesi S.Siro pieno al 100%
La sottosegretaria Valentina Vezzali ha poi affrontato il derby in prospettiva dando una possibile, clamorosa anticipazione: per il derby di Milano del 7 novembre, Milan-Inter, ci potrebbe essere il pieno di tifosi allo stadio: «Perchè no? La situazione epidemiologica e le vaccinazioni ci consentono di poter essere ottimisti, abbiamo tutti voglia di ripartire e credo che quanto prima, se tutto procede nella giusta direzione, potremo arrivare a una capienza del 100%». Il sottosegretario e pluricampionessa olimpica ha ricordato che con il governo «da aprile abbiamo fatto un bellissimo percorso. Ho preso una bellissima responsabilità, ovviamente tenendo conto di un rischio ragionato: aprire agli Europei di calcio con almeno il 25% di capienza, da lì c’è stato un percorso che ha portato a una capienza del 75% di pubblico all’aperto e al 50% al chiuso».
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