Green Pass
7:07 pm, 12 Ottobre 21 calendario

Dal 15 ottobre Green Pass obbligatorio per 23 milioni di lavoratori

Di: Redazione Metronews
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Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi ha firmato il dpcm con le linee guida relative all’obbligo di possesso e di esibizione del Green Pass su indicazione dei ministri Renato Brunetta e Roberto Speranza da parte del personale delle pubbliche amministrazioni, a partire dal prossimo 15 ottobre. A questo punto quindi le regole per andare al lavoro per 23 milioni di lavoratori tra pubblico e privato, per 14,6 milioni di dipendenti da aziende private, 3,2 milioni di dipendenti pubblici e 4,9 milioni di autonomi sono definite. Ecco cosa accadrà quindi da venerdì:.

Chi è soggetto all’obbligo di Pass e chi è esente

Saranno soggetti all’obbligo del Green Pass oltre ai lavoratori dipendenti, i dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia, di ristorazione, di manutenzione, di rifornimento dei distributori automatici, i consulenti e collaboratori e i prestatori o frequentatori di corsi di formazione, come pure i corrieri che recapitano all’interno degli uffici posta d’ufficio o privata. Sono esclusi soltanto gli utenti. Chi è in attesa di rilascio di valida certificazione verde potrà utilizzare i documenti rilasciati dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di base e dai pediatri.

Cosa succede a chi non ha il Pass

Linea dura per coloro che invece sono sprovvisti di Green Pass, che dovranno essere allontanati dal posto di lavoro. Ciascun giorno di mancato servizio è considerato assenza ingiustificata, includendo nel periodo di assenza anche le eventuali giornate festive o non lavorative. In nessun caso l’assenza della certificazione verde comporta il licenziamento. La stessa sanzione si applica anche in caso di rifiuto di esibizione della certificazione. Al lavoratore non saranno dovuti né la retribuzione né i contributi previsti per la giornata lavorativa non prestata. I giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione di ferie e comportano la corrispondente perdita di anzianità di servizio.

Sanzioni per chi bara sul Pass

Diverso è il caso per chi accede in azienda in maniera «fraudolenta» senza avere il Green Pass: in quel caso sono previste sanzioni amministrative che vanno dai 600 ai 1.500 euro. L’ingresso sul posto di lavoro senza certificato può avvenire in modi diversi, tramite un pass falso oppure omettendo di non possedere il certificato verde, dal momento che il decreto permette anche controlli a campione. In entrambi i casi, il lavoratore rischia sanzioni disciplinari che, nei casi più gravi, possono arrivare al licenziamento.

Chi controlla e come

Il controllore è il datore di lavoro, che può delegare questa funzione. Le linee guida lasciano libero il datore di lavoro di stabilire come effettuare il controllo:  potrà avvenire all’ingresso, o successivamente, a tappeto o su un campione che quotidianamente non dovrà essere inferiore al 20% del personale, assicurando la rotazione e quindi il controllo di tutto il personale.
Per le verifiche, sarà possibile usare l’applicazione gratuita Verifica C-19. Ma saranno fornite alle amministrazioni applicazioni e piattaforme, sul modello di quanto avvenuto per scuole e università. L’omesso controllo prevede una sanzione amministrativa che va dai 400 ai mille euro.

Vietato conservare il QR Code

I datori di lavoro o chi controlla non possono conservare in alcun modo il QR code dei dipendenti. Un divieto esplicito. Le modalità indicate hanno tra l’altro ottenuto il via libera del Garante per la privacy.

Flessibilità degli orari

Nel decreto si prevede che ogni amministrazione, anche per non concentrare un numero eccessivo di personale sulle mansioni di verifica della certificazione verde, dovrà provvedere ad ampliare le fasce di ingresso e di uscita.

Smart working non è alternativa

Nel caso in cui il lavoratore sia privo di Green pass non è previsto che l’alternativa sia il lavoro da casa. Nel decreto si legge infatti che «non è consentito in alcun modo, in quanto “elusivo”dell’obbligo, individuare i lavoratori da adibire al lavoro agile sulla base del mancato possesso di tale certificazione» o dell’impossibilità di esibirla.  Nel caso in cui, in base alle comunicazioni fornite dai lavoratori, dovesse emergere una interruzione di servizio essenziale, il sindaco o il datore di lavoro, per le altre amministrazioni, potrà attivare, in via d’urgenza, convenzioni tra enti senza particolari formalità. Agli stessi fini potrà essere adottata ogni misura di riorganizzazione interna, come mobilità tra uffici o aree diverse, per fronteggiare l’eventuale impossibilità di poter impiegare personale perché sprovvisto di Green Pass.

12 Ottobre 2021
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