La giunta di Sala a tempi di record: 6 donne e 6 uomini

Una giunta in 5 giorni, un vero record quello del sindaco di Milano confermato Beppe Sala che sabato ha presentato la nuova compagina. Tra gli altri primati la presenza di genere al 50%, dei 12 assessori metà donne e metà uomini, e due under 30. Dal punto di vista politico è composta da 6 assessori in quota Pd, 2 della lista Beppe Sala sindaco, 1 riformista, 1 Verde e 2 tecnici.

In giunta 3 conferme e 9 novità

Tra i nomi confermati c’è quello di Anna Scavuzzo (in quota Pd) che resterà vice sindaca e che si occuperà anche di Istruzione e di rapporti con il consiglio comunale, e Pierfrancesco Maran, ex assessore all’Urbanistica del primo mandato di Sala e il più votato nel Pd con oltre 9mila preferenze, che passa alla Casa e sviluppo del piano quartieri e dovrà curare il dossier con Regione per la creazione di una nuova società  per gestire in modo unitario gli appartamenti popolari in cui vivono 150mila milanesi. Rimane anche Marco Granelli (Pd) che passa dalla Mobilità alla Sicurezza e dovrà occuparsi dell’assunzione di 500 nuovi vigili urbani.

Al  Bilancio e patrimonio immobiliare va Emmanuel Conte (lista civica). Sempre in quota dem Lamberto Bertolè si occuperà di Welfare e Salute e Arianna Censi, già vicesindaca della città metropolitana  gestirà la Mobilità e che già ha annunciato qualche correzione di rotta sul fronte piste ciclabili: «Un aggiustamento migliorativo andrà fatto, tenendo conto che sono figlie di un preciso momento storico che richiedeva una risposta molto rapida».

Under 30 e tecnici

Le under 30 sono invece Martina Riva (assessore allo Sport Turismo e politiche giovanili) e Gaia Romani (Servizi civici). Alessia Cappello (Iv), che sarà assessore al Lavoro e allo Sviluppo Economico mentre Elena Grandi, portavoce nazionale dei Verdi, gestirà l’assessorato al Verde e all’ambiente.

Tra i tecnici ci sono Giancarlo Tancredi, dirigente del Comune di Milano, nominato assessore alla Rigenerazione Urbana e Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura, che arriva da Firenze. dove aveva lo stesso incarico ma che in realtà è di Milano e aveva collaborato strettamente con l’allora assessore alla Cultura Stefano Boeri, ora presidente della Triennale, con cui continua ad avere uno stretto rapporto.

Sorpresa per l’uscita di scena dell’ex assessore alla casa Gabriele Rabaiotti, arrivato terza nella lista civica di Sala e fino a pochi giorni fa dato all’Urbanistica.