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11:41 pm, 5 Ottobre 21 calendario

Startup, due ragazzi pionieri digitali per il Terzo Settore

Di: Redazione Metronews
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Il digitale nel Terzo Settore? Grazie all’intraprendenza di Niccolò Armellini e Alessandro Sala, due giovanissimi informatici di 19 anni diplomati al ITIS S. Cannizzaro di Rho, creare una Cultura Digitale nel terzo settore non è fantascienza, ma una startup innovativa costituita a giugno di quest’anno: si chiama Voltar, la tecnologia amica del soccorritore. Attualmente Voltar fa parte dell’ecosistema di startup innovative di operaLogica, Software Factory di Garbagnate Milanese e Società Benefit che si impegna a diffondere la cultura aziendale con al centro l’individuo, a promuovere la creazione di startup innovative e a sostenere la formazione tecnica delle nuove generazioni.

Terzo settore, come semplificate il lavoro

Niccolò che dal 2017 è volontario alla Croce Rossa Italiana Comitato delle Groane, vivendo in prima persona i problemi dell’associazione di soccorso legati alla digitalizzazione, ha coinvolto Alessandro per sviluppare una piattaforma con un’unica missione: semplificare il lavoro dei soccorritori, dei volontari e delle associazioni di soccorso grazie alla tecnologia, focalizzandosi sulle difficoltà delle persone e dedicando un’attenzione particolare alla semplicità e alla sicurezza di tutte le funzionalità di Voltar, realizzando infine anche una versione mobile. Una iniziativa di questo tipo è quindi nata nel team interno di una Organizzazione di Volontariato a testimonianza di quanto siano proprio le persone a fare la differenza con le loro competenze, ma soprattutto con la loro voglia di migliorare grazie all’innovazione.

I founders giovani

Il fatto che i Founders di Voltar siano ragazzi giovani, spinti dal desiderio di dare il proprio contributo alla comunità e al territorio in cui sono cresciuti è un chiaro segnale: le nuove generazioni sono la chiave per il passaggio tra analogico e digitale e sempre di più saranno in grado di farsi portavoce della tecnologia intesa come valore aggiunto che genera benessere a tutti i livelli. “Voltar è stata pensata per semplificare il lavoro di tutti, perché se si lavora meglio, si riesce a vivere appieno l’esperienza di aiutare le persone”, racconta Niccolò. Durante l’ultimo anno c’è stato poco tempo per pensare alla digitalizzazione, ma forse proprio le difficoltà del periodo hanno messo in luce ancora di più quanto l’innovazione sia un passaggio virtuoso quanto necessario. “Il Covid ci ha messo a dura prova, ma sappiamo di essere sulla strada giusta perché Voltar è uno strumento utile che risponde a bisogni che io stesso ho percepito come volontario o parlando con i miei compagni” spiega Niccolò.

I feedback

Niccolò è anche molto orgoglioso dei feedback entusiasti ricevuti dalla sua Associazione, che per prima ha creduto e investito nella sua idea: “La digitalizzazione è un percorso che consigliamo a tutte le associazioni di soccorso che operano a livello territoriale e che durante il Covid hanno vissuto momenti di notevole pressione. La tecnologia è davvero un’amica quando il tempo è poco e si lavora in emergenza. Poter gestire in un’unica piattaforma tutte le nostre attività amministrative, contabili e logistiche, le squadre e le persone, gli aiuti assistenziali, i soccorsi e i mezzi, la relazione con il 118, la privacy e la sicurezza dei dati, ci consente di poter lavorare in sicurezza e in modo organizzato e ci fa venire voglia di impegnarci sempre di più concentrando i nostri sforzi nell’aiuto alle persone. Niccolò è un talento e la sua passione è stata per noi fonte di ispirazione“. Federico Piccirilli

5 Ottobre 2021 ( modificato il 26 Luglio 2022 | 11:26 )
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