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11:03 am, 5 Ottobre 21 calendario
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Edoardo Bennato: Rieccoci con La Torre di Babele

Di: Redazione Metronews
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Edoardo Bennato come non lo avete mai ascoltato. A 45 anni dalla sua pubblicazione, esce per Sony Music/Legacy Recordings uno dei più capolavori della discografia rock italiana: La Torre di Babele. Un album iconico della carriera di Bennato, fuori venerdì 8 ottobre su tutte le piattaforme digitali e nei negozi di dischi in una speciale edizione celebrativa con la rimasterizzazione dei nastri originali e con 16 brani live , pubblicato in doppio CD, in LP+CD e in digitale.

Parola di Edoardo Bennato

«Con La torre di Babele volevo provare a spiegare il senso biblico di un’umanità cieca nella sua rincorsa alle armi, tale da arrivare a sfidare la divinità in un’escalation incontrollata ed incontrollabile. Gli uomini arrivano a concepire di costruire un cielo così alta da arrivare al ed a Dio – spiega Edoardo, autore persino della copertina del suo album–. In copertina disegnai l’umanità dedicata alla guerra. Un immaginario fotografico della famiglia umana e la sua innata propensione bellica. Si parte dall’uomo di Neanderthal in basso a sinistra e poi man mano che ci si sposta a destra e dal basso verso l’altro, le armi diventano sempre più sofisticate. È un’immagine che rappresenta il concetto biblico della Torre di Babele. Con gli uomini determinati a sfidare la natura e Dio stesso, che alla fine li punì per questa loro presunzione. Tutti i brani del disco seguono un filo conduttore ben preciso e riflettere la mia posizione in contrapposizione a ogni forma di conflitto».

Perché non “sono solo canzonette”

Il cantautore partenopeo, punto di riferimento dell’anticonformismo musicale e ideologico, nel 1976 pubblica La Torre di Babele. Questo disco cult ha delineato i tratti artistici somatici del grande rocker italiano.
Era il 1973 quando Edoardo riceveva la raccomandazione dall’allora direttore della Ricordi Lucio Salvini di riprendere gli studi di Architettura, lasciare il suo mondo di canzonette. Poche copie, timido riscontro da parte pubblico. A un certo punto accade qualcosa e quel qualcosa fu uno dei tanti sintomi della sua follia geniale, che ha sempre contraddistinto l’artista. Chitarra in mano, tamburello e armonica, Bennato si piazza di fronte la sede Rai di Viale Mazzini a Roma. Torna alla riscossa la Ricordi che concede un’altra chance all’artista. E arrivano così i dischi, uno dopo l’altro, sempre ricchi di analisi spietate sull’umanità, su quegli anni così difficili dal punto di vista culturale, politico e ideologico .

La Torre di Babele sempre attuale

L’album viene pubblicato in un’epoca di inquietudini sociali, dalla manifestazioni studentesche animate e da uno stato di instabilità politica, alle porte degli Anni di Piombo. La cover de La Torre di Babele rappresentava la progressione dell’uomo nella sua ricerca e costruzione delle armi in tutta la sua fase evolutiva. “Costi quel che costi” , come canta Edoardo. S’innalza una torre per arrivare fino al cielo e sfidare l’entità divina e aumentare la superiorità dell’uomo “su ogni altro animale” . Di grande valore storico narrativo sono le due realizzate tra il 1976 e il 1977, in compagnia del bluesman italiano, Roberto Ciotti. E con il percussionista e cantautore Tony Esposito, recuperate da Edoardo e dal fratello Giorgio Bennato, presenti nella nuova edizione de “ La torre di Babele” .

5 Ottobre 2021
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