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9:18 pm, 4 Ottobre 21 calendario

Milano, Sala: “Risultato storico, confermo vicesindaco donna”

Di: Redazione Metronews
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Un “risultato storico”: Beppe Sala sapeva che ci sarebbe riuscito e con una vittoria netta si riconferma alla guida di Milano, battendo al primo turno lo sfidante del centrodestra Luca Bernardo, che rischia quasi di essere doppiato nei consensi. Alle 20.30, la forbice tra i due candidati è di oltre 20 punti percentuali, una debacle per la coalizione e per il principale sponsor del pediatra, il leader leghista Matteo Salvini, a cui Sala tira anche una stoccata. “E’ lui il responsabile del risultato del centrodestra”, dice ai giornalisti quando alle 18.30 decide di parlare, al suo comitato elettorale. Per il primo cittadino, è la rivincita della politica dai toni moderati, contro gli slogan, i Maloox, gli stravinceremo urlati dai palchi, quando “noi – dice – non abbiamo fatto nemmeno un comizio”.

Sala e il Centrosinistra

Il centrosinistra, che a Milano al primo turno non aveva mai vinto dal 1993, adesso può alzare la testa anche in Lombardia, anche se, ammette Sala, la partita “non è semplice”. Piuttosto, “la lezione che ci consegna Milano è che la destra è forte forte finché non la guardi da vicino. Quando la guardi da vicino, scopri le sue debolezze. Adesso c’è già una corsa a scaricare i candidati, ma sono stati scelti da qualcuno”, fa notare il sindaco, che è convinto di essere riuscito (“senz’altro”) a parlare ai moderati, anche con il suo appello per il voto disgiunto. “All’elettorato di centrodestra di Milano non basta una strizzata d’occhio”. Rispetto al 2016, stando ai dati parziali, Sala porta a casa 40-50mila voti in più e il Pd è il primo partito in città, sopra il 30% dei consensi. L’affluenza è invece più bassa che mai e si ferma al 47,7%. Emozionato, Sala dedica il trionfo alla madre, scomparsa un anno fa a 89 anni, e alle persone che hanno lavorato con lui. “Abbiamo una compagine diversa, siamo passati da cinque a otto liste. Quello che confermo è il vicesindaco donna, e un sostanziale equilibrio in giunta”. La prospettiva è avere i nomi della nuova giunta in settimana. I prossimi cinque anni per il sindaco, ex manager e numero uno di Expo 2015, non saranno facili: “Dobbiamo fare tre cose molto difficili: uscire definitivamente dalla pandemia, mettere a terra i fondi del Pnrr che possono essere molto importanti e preparare le Olimpiadi. Queste cose non si fanno da soli, la mia promessa ai milanesi è essere sindaco di tutti e garantire che troverò le formule per far partecipare tutti. E’ questo il segreto”.

4 Ottobre 2021
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