Firenze, insulti razzisti a Koulibaly: la Figc apre un’inchiesta
CALCIO – «Scimmia di m… Mi hanno chiamato così. Questi soggetti non c’entrano con lo sport. Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre». Così il difensore del Napoli, Kalidou Koulibaly, su Instagram, si è sfogato per gli episodi di razzismo avvenuti l’altro ieri allo stadio “Franchi” di Firenze durante il match con la Fiorentina. Razzismo su cui la procura della Figc ha aperto una indagine; la questura sta cercando di identificare i tifosi della Viola colpevoli. Gli insulti razzisti non sono stati rivolti solo a Koulibaly, ma anche a Victor Osimhen e Frank Anguissa.
Non solo Koulibaly: protesta anche Anguissa
Anche Anguissa, su Instagram, ha protestato: «È triste vedere che nel 2021 ci sono ancora persone che possono agire così! Da parte mia puoi insultarmi e chiamarmi scimmia non influenzerà l’uomo che sono perché so chi sono, so da dove vengo, sono un uomo di colore, sono orgoglioso di esserlo e questo non cambierà mai. Restiamo forti e uniti. No al razzismo». Di analogo tenore, un “post” di Osimhen, mentre la solidarietà nei confronti dei giocatori del Napoli è venuta da molti, a cominciare da Donnarumma, Gravina, Juan Jesus. La stessa società viola si è dissociata dai suoi tifosi reprobi.
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