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6:57 pm, 3 Ottobre 21 calendario

Lovely Boy sbarca su Sky Cinema Uno

Di: Redazione Metronews
Lovely Boy
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Lovely Boy sbarca su Sky Cinema Uno. Lunedì 4 ottobre alle 21.15, arriva in prima tv assoluta su Sky, in streaming su NOW e disponibile on demand, Lovely Boy. È un film Sky Original prodotto da Indigo Film in coproduzione con Vision Distribution, con il sostegno di IDM Film Fund & Commission dell’Alto Adige.

Lovely Boy a Venezia 78

Presentato Fuori Concorso alle Giornate degli Autori della 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è un film di Francesco Lettieri. Scritto da Peppe Fiore e Francesco Lettieri, racconta l’ascesa e il declino di una star della trap music, con protagonista Andrea Carpenzano nel ruolo di Nic, in arte Lovely Boy.
Con Carpenzano nel cast, Daniele Del Plavignano, Ludovica Martino, Enrico Borello, Riccardo De Filippis, Pierluigi Pasino, Martino Perdisa, Federica Rosellini, Gennaro Basile, Davide Valle, Valerio Desirò, Rosella Tancredi.

Adolescenti al centro

Nic, in arte Lovely Boy, è l’astro nascente della scena musicale romana. Tatuaggi e talento puro, Nic forma insieme all’amico Borneo la XXG, un duo lanciato verso il successo. Risucchiato in una spirale di autodistruzione, Nic è perso e trascinato dagli eventi che lo porteranno fino a un punto di rottura. Potrà fare i conti con sé stesso solo lontano da tutto quel rumore. In una comunità di recupero sulle Dolomiti che ora accoglie persone che come lui sono cadute nel baratro della droga, tenterà faticosamente di ritrovarsi condividendo quella grande solitudine che si porta dentro.

Lettieri e Peppe Fiore

«La storia di un trapper romano poco più che ventenne, la sua caduta nella spirale ipercinetica e tossica delle notti romane e il tentativo di riabilitazione nella stasi fuori dal tempo di un rehab in mezzo alle montagne: il tutto raccontato senza giudizio e in maniera quanto più possibile realistica» spiegano gli autori della sceneggiatura. «L’idea di Lovely Boy non era semplicemente difficile da scrivere, era letteralmente un campo minato di potenziali criticità. C’era innanzitutto la trap, un universo simbolico già di suo iperrappresentato e iper-consapevole, come chiunque frequenti le pagine IG dei trapper sa bene, e in costante evoluzione: non volevamo fare dell’arena il centro della narrazione, cannibalizzando quell’immaginario che generazionalmente non ci appartiene e rischiando di fare un film che dopo un anno sarebbe sembrato datato. Il centro doveva essere Nic e il suo percorso emotivo. O meglio, la sua autodistruttiva immobilità. Qui il punto era costruire tutto un racconto su un eroe puramente nichilista, che non vuole niente, che non crede in niente e le cui motivazioni – sia rispetto alla musica, sia alla droga – sono del tutto interiori e non elaborate».

La droga

«Nic non sa perché si droga e non sa perché fa musica, non ha obiettivi: precipita a peso morto. Difficile scrivere un personaggio – continuano i Fiore e Lettieri – che non ha niente di quello che di solito si usa per costruire un personaggio: ma era una sfida che valeva la pena intraprendere perché proprio nel nichilismo assoluto di Nic, secondo noi, stava la sua profonda, fosforescente contemporaneità (successivamente la scelta dell’attore, in questo senso, è stata cruciale). Ovviamente la mancanza di obiettivi e di motivazioni ci privava anche della catarsi. Tanto quanto volevamo evitare l’approccio “sociologico” (cioè allacciare le ferite di Nic a dei dati di contesto, familiari o ambientali) altrettanto volevamo evitare di essere assolutori».

La morale di Lovely Boy?

«Salvare Nic sul finale avrebbe reso immediatamente inautentico lui e moralistico il film. Perché, banalmente, nella vita reale non funziona così, e chi sta in situazioni come quella di Nic difficilmente si è salvato perché ha fatto sei mesi di rehab. Chi ci riesce, e non sono tanti, lo fa con un percorso che dura negli anni. Allo stesso tempo, volevamo – concludono gli autori – restituire allo spettatore se non un senso di speranza, un orizzonte di possibilità. E questo ci è stato possibile muovendo intorno a Nic i due comprimari – Daniele e Fabi. Gli unici, ciascuno a modo suo, in grado di salvargli la vita. Anche a costo della propria».

 

3 Ottobre 2021
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