Romics
5:33 pm, 1 Ottobre 21 calendario
3 minuti di lettura lettura

“Niente etichette”. Fumettibrutti incanta Romics

Di: Orietta Cicchinelli
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ROMA – “Le etichette sono fatte per i vestiti”. Questo il leit motiv dell’incontro con Fumettibrutti a Romics. Alla Nuova fiera di Roma un’interessata platea ha seguito il faccia a faccia tra Metro e l’autrice di graphic novel di successo.

Niente etichette

Josephine Yole Signorelli, alias Fumettibrutti, catanese di origine e bolognese di adozione, non si risparmia: “La mia Catania un tempo era più aperta ed evoluta di tante altre città del nord – mette subito in chiaro – e c’era perfino un quartiere a luci rosse dove ognuno poteva liberamente autodeterminarsi, scegliendo chi essere e come vivere. Poi hanno deciso che doveva essere bonificato. Una disgrazia!”.

La difesa della libertà

E se si tratta di difendere la libertà di essere transgender, gay o lesbica, bisex…niente mezzi termini né scrupoli. “Il corpo è il nostro primo campo di battaglia per la vera libertà” sostiene Josephine, incrociando le gambe sulla poltrona, e ribadendo il concetto più volte, dall’alto dei suoi 29 anni. Autrice della trilogia di successo Romanzo Esplicito, P-La mia adolescenza trans e Anestesia (Feltrinelli Comics) è fiera del suo primo traguardo. La storia della protagonista P. diventa una serie TV firmata da Laura Luchetti, con lo sceneggiatore Luca Giordano e la consulenza della stessa Fumettibrutti.

Vera e propria rivelazione degli ultimi anni nel panorama dei fumetti italiani, la giovane donna ribadisce di essere transgender con spiazzante autenticità e naturalezza, Attraverso i suoi disegni e le sue storie affronta e racconta la volontà di una ragazza di provincia siciliana, come lei, nel trovare la propria strada per la felicità. E appropriarsi della sua vera identità, inseguire i propri sogni, senza paura, pronta ad affrontare scelte e sfide estreme con coraggio e speranza nel futuro, è la strada maestra. “Le mie storie nascono dalla mia esigenza di raccontarmi – spiega – a me non interessa sembrare ciò che non sono per inseguire il successo. Voglio solo sentirmi libera di creare e di agire, di essere me stessa senza filtri, consapevole del fatto che la mia libertà finisce dove comincia quella dell’altro”.

Cenerentola, il graphic novel di Fumettibrutti

E se la sua trilogia sarà una sorta di educazione sentimentale “punk”, tutta italiana – 10 episodi da 30’, ambientata nella prima decade degli anni Duemila, tra Catania e Bologna – l’ultima sua fatica “Cenerentola” è già un successo. Realizzata a 4 mani con Joe1, si presenta così: “Cenerentola non è andata a vivere nel castello, ma in una comune punk. E non ha nessuna intenzione di finire in sposa a un principe. Meglio la compagnia degli amici ratti”. Che dire? “Una tipa tosta dei nostri giorni – spiega Fumettibrutti – contro stereotipi e convenzioni sociali di convenienza economica che vogliono la donna a caccia del principe azzurro, per mettere su famiglia e far figli e produrre… Detto così pare brutale, ma tanto è!”.

METRO
1 Ottobre 2021 ( modificato il 3 Ottobre 2021 | 17:36 )
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