mafia
9:39 am, 1 Ottobre 21 calendario

Caccia a Messina Denaro, decine di perquisizioni

Di: Redazione Metronews
condividi

La Polizia di Stato di Trapani, in collaborazione con il Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine, sta eseguendo decine di perquisizioni nella Valle del Belice, su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, alla ricerca del boss latitante Matteo Messina Denaro. Proprio ieri sera il Tg2 ha mostrato possibili immagini del boss mafioso che risalgono al 2009 e sono state riprese ad Agrigento. Nel video si vedono due persone a bordo di un suv blu. Il passeggero, che appare stempiato e con gli occhiali, sarebbe l’uomo individuato come Messina Denaro. Da stamattina poliziotti delle Squadre mobili di Trapani, Palermo e Agrigento sono impegnati in una maxi operazione che coinvolge oltre 150 agenti provenienti anche dai Reparti prevenzione crimine di Sicilia e Calabria. Sul posto elicotteri del Reparto Volo di Palermo, pattuglie munite di apparecchiature speciali e unità cinofile.  Secondo quanto riportato nel servizio, a riprendere il tutto è stata una telecamera di sicurezza posta a qualche centinaio di metri dalla casa di Pietro Campo, boss della Valle dei Templi. Sarebbero 20 gli indagati, alcuni dei quali già arrestati in passato per aver coperto la sua fuga e altri finora mai oggetto di indagini.  “I capi nella loro latitanza possono allontanarsi dai luoghi di origine ma certamente devono tornare”,  ha detto il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, commentando le nuove perquisizioni in Sicilia per catturare il boss.   Per de Raho, i boss “devono avvalersi di una rete che opera sul territorio, altrimenti non potrebbero mantenere una posizione di comando, e capi storici come Matteo Messina Denaro è evidente che non abbandonerebbero mai la loro posizione”. Il procuratore aggiunge che benché Messina Denaro non sia ufficialmente il capo di Cosa nostra, “unitamente a Totò Riina e ad altri capi ha guidato un piano d’attacco al nostro Paese e quindi necessariamente deve essere catturato e assicurato alla giustizia anche per confermare che il mafioso non avrà mai tregua”.

Messina Denaro, ultimo boss stragista

L’attività è rivolta a persone sospettate di essere fiancheggiatori del latitante, per i trascorsi criminali e per la loro vicinanza o contiguità alle famiglie mafiose trapanesi ed agrigentine. Al setaccio le località di Castelvetrano, Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Partanna, Mazara del Vallo, Santa Margherita Belice e Roccamena (Palermo). Matteo Messina Denaro è l’ultimo boss stragista di Cosa Nostra, tuttora ricercato. Messina Denaro è tra i super latitanti “di massima pericolosità” inseriti nella lista dei most wanted stilata dal Viminale. Il super boss, “u siccu”, “il magro”, è letteralmente sparito nel nulla nel 1993, l’anno delle bombe a Milano, Firenze e Roma, dopo una vacanza a Forte dei Marmi con i fratelli Graviano: è ricercato in campo internazionale per “associazione di tipo mafioso, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materie esplodenti, furto ed altro”.

1 Ottobre 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo