mimmo lucano
12:46 pm, 30 Settembre 21 calendario

Riace, Lucano condannato a 13 anni: “Sono morto dentro”

Di: Redazione Metronews
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Tredici anni e 2 mesi di reclusione è la pesante condanna inflitta dal Tribunale di Locri all’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, al termine del processo «Xenia». Lucano, noto per le politiche di accoglienza dei migranti che lo avevano reso famoso in tutto il mondo, era stato arrestato il 2 settembre 2016 nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di Finanza in merito a presunte irregolarità nella gestione del sistema d’accoglienza dei migranti. Il Pm aveva chiesto 7 anni e 11 mesi di carcere. I reati contestati dalla Procura di Locri erano di associazione per delinquere, abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Lucano: “Oggi sono morto dentro”

“Non ho parole, non me l’aspettavo. Forse nemmeno a un mafioso…”. Così Mimmo Lucano commenta la maxi condanna. “Io non voglio disturbare più nessuno, mi ritiro da tutto – si sfoga Lucano – non mi importa più, voglio solo evitare dispiaceri ai miei familiari e ai miei amici, se devo morire, non c’è problema. Io sono morto dentro oggi. Non c’è pietà, non c’è giustizia”. Poi Lucano aggiunge: “Ribaltano completamente la realtà, la distruggono. Quando sono tornato dalle misure cautelari, perché mi avevano sospeso da sindaco e cacciato da Riace, i rifugiati mi aspettavano. Adesso Riace è finita”. “Valutate voi con la vostra intelligenza se si tratta di un’ingiustizia – conclude – io non ho nemmeno i soldi per pagare l’avvocato, se non fosse stato per i miei avvocati non avrei potuto permettermi nemmeno in viaggi per andare in Cassazione”.

I legali: “Sentenza lunare”

“Una sentenza lunare e una condanna esorbitante che contrastano totalmente con le evidenze processuali”, dichiarano gli avvocati Giuliano Pisapia e Andrea Dacqua commentando la sentenza relativa a Mimmo Lucano. “Oltre 13 anni di carcere, per un uomo come Mimmo Lucano che vive in povertà e che non ha avuto alcun vantaggio patrimoniale e non patrimoniale dalla sua azione di sindaco di Riace e, come è emerso nel corso del processo si è sempre impegnato per la sua comunità e per l’accoglienza e l’integrazione di bambini, donne e uomini che sono arrivati nel nostro Paese per scappare dalle guerra, dalle torture e dalla fame. E’ difficile comprendere come il Tribunale di Locri non abbia preso nella giusta considerazione quanto emerso nel corso del dibattimento, durato oltre due anni, che aveva evidenziato una realtà dei fatti ben diversa da quella prospettata dalla pubblica accusa”.  “Per ora purtroppo possiamo solo sottolineare che non solo la condanna, ma anche l’entità della pena inflitta a Mimmo Lucano sono totalmente incomprensibili e ingiustificate e aspettare le motivazioni della sentenza per poter immediatamente ricorrere in appello nella convinzione che i successivi gradi di giudizio modificheranno una decisione che ci lascia attoniti”, concludono.

30 Settembre 2021
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