Milano
4:44 pm, 30 Settembre 21 calendario

Business del caro estinto, dipendente dell’obitorio a libro paga

Di: Redazione Metronews
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Un operatore dell’obitorio dell’ospedale Sacco di Milano è stato interdetto dal gip Stefania Donadeo con la misura cautelare della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio perché avrebbe ricevuto mazzette da imprese funebri a cui passava informazioni sensibili sui decessi. Non , solo, avrebbe indirizzato i familiari a specifiche case funerarie, millantando anche inesistenti convenzioni con il Comune di Milano che avrebbero garantito prezzi calmierati, e consentito l’accesso al personale delle imprese funebri alle camere mortuarie.

Imprese con libero accesso all’obitorio

Insieme all’operatore obitoriale, i vigili di piazzale Beccaria hanno notificato la misura cautelare, emessa sempre dal gip, del divieto di esercitare l’attività di impresario funebre per due dipendenti di onoranze di Milano e Baranzate. «Dalle intercettazioni sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico di P.N.L.C. (57 anni), A.D. (38 anni) e A.G. (29 anni), che hanno portato il gip a rilevare un concreto pericolo di reiterazione di reati della stessa tipologia, sia per le molteplici circostanze in cui si sono consumati i reati sia per la personalità degli imputati, che hanno dimostrato particolare sfrontatezza», si legge in una nota dell’amministrazione comunale. L’inchiesta è scaturita da quattro esposti, di cui uno della stessa direzione generale dell’Asst Fatebenefratelli Sacco, presentati alla Polizia locale e trasmessi agli uffici della procura.

30 Settembre 2021
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