bilancio
8:44 pm, 29 Settembre 21 calendario

La super ripresa porta una dote di 22 miliardi

Di: Redazione Metronews
La super ripresa porta una dote di 22 miliardi.
condividi

La ripresa porta una dote di 22 miliardi. Una crescita del 6%, a fronte del +4,5% stimato in primavera, un deficit in calo al 9,4% e un debito che scende al 153,5% del Pil. La Nota di aggiornamento al Def approvata dal Consiglio dei ministri fotografa un nuovo quadro dei conti pubblici che definisce la cornice per la legge di bilancio, che potrà contare su uno spazio di manovra da 22 miliardi nel 2022 e consentirà di avviare la prima fase della riforma dell’Irpef e degli ammortizzatori sociali, mettere a regime l’assegno universale per i figli e rifinanziare il superbonus.

La ripresa porta una dote di 22 miliardi

La crescita del Pil nello scenario programmatico delineato dal governo si attesterà al 4,7% nel 2022, al 2,8% nel 2023 e all’1,9% nel 2024. E l’esecutivo conta «di raggiungere il livello di Pil trimestrale pre-crisi entro la metà del prossimo anno». Il deficit torna sotto il 10%, mentre l’indebitamento netto nel 2021 si attesterà al 9,4% a fronte dell’11,8 per cento stimato nel Def di aprile. L’obiettivo di deficit per il 2022 scende dal 5,9% del Pil al 5,6% e anche i deficit previsti per i due anni successivi sono inferiori a quelli prospettati nel Def. Il debito scenderà al 153,5% (nelle stime di primavera sfiorava il 160%) quest’anno per poi calare al 149,4% l’anno prossimo e arrivare al 146,1% nel 2024.

Torna la fiducia nell’Italia

«Il quadro economico è di gran lunga migliore rispetto a quanto ipotizzato in primavera – ha commentato il premier Mario Draghi, evidenziando il ritorno della fiducia nell’Italia – e questi numeri confermano che dal problema del debito pubblico si esce con la crescita». Sulla stessa linea il ministro dell’Economia, Franco. Il nuovo quadro macro economico apre la strada alla legge di bilancio che potrà contare su uno spazio di manovra da 22 miliardi, risorse liberate grazie all’extra deficit 2022, utili per finanziare una lunga lista di interventi, tra i quali la proroga del superbonus al 2023, il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, i rinnovi dei contratti pubblici e il rifinanziamento del Fondo di Garanzia Pmi.

Resta il nodo del catasto

Con la legge di bilancio arriveranno anche 20 collegati, tra cui la delega per la riforma fiscale. E sul tema spinoso della riforma del catasto il premier ha garantito che «l’impegno del governo è che non si paga nè più nè meno che prima, ma si rivedono le rendite per come sono state fissate» perchè l’obiettivo è «una operazione di trasparenza». «Nonostante le promesse sul no a nuove tasse, Draghi conferma l’intervento sul catasto – è la reazione di Fratelli d’Italia – invitiamo le forze di centrodestra che siedono in maggioranza a lasciare il governo delle tasse».

29 Settembre 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo