Salone del Libro, Piero Fassino sarà processato

TORINO – L’ex sindaco di Torino Piero Fassino sarà processato il prossimo 27 gennaio. Motivo, le presunte irregolarità accertate nell’organizzazione dell’edizione 2015 del Salone del Libro (leggi qui). La Corte d’Appello ha, infatti, accolto il ricorso della Procura, dopo che nell’ottobre 2020, durante l’udienza preliminare, Fassino era stato prosciolto insieme ad altri cinque imputati. Il reato contestato dai magistrati torinesi all’ex primo cittadino è turbativa d’asta. Andrà a processo, fra gli altri, anche l’ex assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi.

Fassino, ribaltata la sentenza del Gup

La Corte d’Appello di Torino ha dunque ribaltato la decisione del gup che, nell’ottobre del 2020, aveva prosciolto Fassino, l’ex assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi e altre 4 persone dall’accusa di turbativa d’asta in relazione al contratto firmato con Gl Events, la società che gestisce il Lingotto, per l’organizzazione dell’edizione 2015 del Salone del Libro. Sulla decisione del gup la procura aveva presentato ricorso e oggi la Corte d’appello ha appunto rinviato a giudizio i sei.

La risposta degli avvocati difensori

«Affronteremo il processo e in quella sede dimostreremo la piena e totale innocenza della mia assistita», ha commentato Luigi Chiappero, legale dell’ex assessore Parigi mentre Francesca Violante e Nicola Gianaria, avvocati di Fassino, hanno sottolineato: «Prendiamo atto della decisione della Corte di Appello e ribadiamo che l’onorevole Fassino ha sempre operato nella piena correttezza e nel rispetto della legge affidandosi ai pareri tecnici dei consulenti nominati dalla Fondazione. Siamo convinti che il dibattimento lo dimostrerà».