Insulti razzisti a Maignan, preso il colpevole. È un sindacalista
È stato identificato il tifoso juventino che domenica sera aveva rivolto pesantissimi insulti razzisti all’indirizzo del portiere milanista Mike Maignan. L’uomo, denunciato per istigazione all’odio razziale, è un operaio e sindacalista di Rovigo, iscritto allo Juventus Club Gaetano Scirea di Castagnaro (Verona). La sua identificazione è avvenuta grazie alle registrazioni dell’impianto di video sorveglianza dello stadio.
All’operaio la Juventus ha negato già oggi l’ingresso all’Allianz Stadium, prima di ricevere il Daspo. La sanzione per la violazione del regolamento dell’impianto sportivo prevede che Juventus possa vietare autonomamente l’ingresso al tifoso.
Intanto il presidente del Club Juventus “Gaetano Scirea” di Castagnaro (Verona), Valentino Mondanese, di cui è socio l’indagato, ha preso le distanze: «Noi non siamo ultras e nemmeno razzisti. Ho parlato con lui ed è molto dispiaciuto – ha raccontato durante un programma in onda su Telelombardia – ma ormai il danno è fatto. Di sicuro verrà allontanato dal club a causa del danno di immagine che ha procurato a tutti noi».
Maignan aveva denunciato gli insulti razzi e i beceri ululati ricevuti durante il riscaldamento pre-partita con un durissimo post pubblicato sulla sua pagina Instagram. «Non sono una “vittima” del razzismo. Sono Mike, in piedi, nero e orgoglioso. Finché possiamo dare la nostra voce per cambiare le cose, lo faremo», aveva scritto. «Domenica sera all’Allianz Stadium i tifosi bianconeri mi hanno preso di mira con insulti e grida razziali – aveva scritto Maignan -. Cosa volete che dica? Che il razzismo è sbagliato e che questi sostenitori sono stupidi? Non si tratta di questo. Non sono né il primo né l’ultimo giocatore ad aver subito tutto questo. Finché questi eventi vengono trattati come “incidenti isolati” e non viene intrapresa alcuna azione globale, la storia è destinata a ripetersi ancora, ancora e ancora».
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